Senza lavoro al 10,8%.

Il Governator (Chiodi) «l'Abruzzo tiene rispetto alle regioni del Sud». Ma la realtà è che i senza lavoro si uccidono

Senza lavoro al 10,8%.

LAVORO. L'OTTIMISMO DI CHIODI: «MEGLIO l'ABRUZZO». In Abruzzo il tasso di disoccupazione nel 2012 si ferma al 10,8%. Lo rivela l'Istat dopo la pubblicazione dei dati sull'andamento del mercato del lavoro regione per regione. Si tratta di un risultato che risente della generale crisi economica e occupazionale del Paese, in un anno in cui più forte si è avvertito il disagio economico e sociale sul territorio. E per il 2013 le prospettive di crescita dell'occupazione non sono assolutamente positive. «Il dato abruzzese - dice il presidente della Regione Gianni Chiodi - è in linea con quello della media nazionale che si attesta al 10,7%. Un dato nettamente inferiore alle regioni del Mezzogiorno che contano su un indice del 17,2%, ben al di sopra degli standard regionali abruzzesi. Se questo da un lato può essere un aspetto rassicurante per la nostra regione - aggiunge Chiodi - dall'altro non attenua la drammaticità del dato occupazionale sul territorio, anche perché rispetto all'anno scorso la percentuale dei disoccupati abruzzesi è salita di 2,3 punti percentuali, anche qui in piena rispondenza con il dato nazionale. Sono cifre che però, se si vuole guardare ai nostri interlocutori economici e possibili investitori sul territorio, delineano la capacità di questa regione di attestarsi allo stesso livello delle economie delle regioni centrali italiane e di discostarsi invece dai parametri delle regioni del Mezzogiorno, aprendo di fatto ad ipotesi di sviluppo che tendono ad uscire dai canoni dell'economia del Sud Italia. In questo senso, va segnalato il fatto che siamo la quarta regione in Italia per incremento del tasso di attività». In particolare il dato disaggregato che interessa l'Abruzzo indica in 508 mila gli occupati nei settori dell'agricoltura (15 mila), nell'industria (164 mila) nei servizi (329 mila); nel 2011 gli occupati erano 507 mila, cioè mille in meno, ma nel 2012 la forza lavoro (occupati + disoccupati) ammonta a 570 mila rispetto ai 554 del 2011. Questo comporta anche un ampliamento della base di lavoratori, per lo più giovani, che è in cerca di prima occupazione e che nei dati Istat ammonta a 62 mila persone. «E proprio guardando questi dati - conclude il presidente Chiodi - che stiamo avviando importanti politiche di sostengo agli investimenti nel settore giovanile, a partire dal bando 'Hope' delle starp-up sulle imprese innovative, sul finanziamento dei progetti 'Lavorare in Abruzzo' e sui bandi che riguardano le imprese turistiche sulle destinazioni (Dmc) e sul prodotto (Pmc)».

Redazione Independent