Abruzzo. Allarme slavine

La Protezione Civile lancia l'allarme rosso. Lo scorso 18 gennaio la tragedia dei due alpinisti pescaresi

Abruzzo. Allarme slavine

ABRUZZO. ALLARME ROSSO: C'E' IL PERICOLO VALANGA. E' di nuovo allarme valanghe in Abruzzo. La Protezione civile regionale ed il Corpo Forestale dello Stato, rendono noto che la concomitanza di nuovi accumuli di neve fresca e pesante ha compromesso la stabilità del manto nevoso, con un rischio valanghe variabile da 3 marcato a 4 FORTE sull'appennino abruzzese centro meridionale . Questi nuovi apporti di neve fresca rappresentano una minaccia, in quanto alle alte quote potrebbero dare luogo a spontanei distacchi di slavine, di medie o grandi dimensioni,. L'attuale indice di pericolo è quindi marcato tendente a FORTE. In caso di gite sciistiche al di fuori dei percorsi ordinariamente monitorati (piste battute e segnalate) è richiesta una buona capacità di valutazione locale, prudenza ed attrezzature di soccorso in caso di valanga (ARTVA). Si ricorda che attività escursionistiche sui massicci abruzzesi vanno adeguamente pianificate e va sempre consultato prima della partenza, il bollettino del Servizio Meteomont al seguente indirizzo www.sian.it/infoMeteo/.

LA TRAGEDIA DEL 18 GENNAIO. Il 18 gennaio scorso due giovani alpinisti Lanfranco Castiglione, 25 anni di Montebello Di Bertona, e Frabrizio Di Giansante, 36 anni di Penne vennero travolti e uccisi da una, forse, due slavine staccatesi da Monte Pratello, Rivisondoli, in località "La Croce". Erano sciatori espertissimi, molto noti in città, ma in quella circostanza la montagna non ebbe pietà.

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