Tar Pescara: Confcommercio, "In prima linea contro la chiusura"

Ardizzi battagliero: "Capiamo le ragioni della spending review del Governo Renzi, ma i tagli vanno fatti con oculatezza andando a colpire gli Enti inutili"

Tar Pescara: Confcommercio, "In prima linea contro la chiusura"

EZIO: "NO, RAGAZZI, COSI' NON VA". "Siamo in prima linea nella battaglia per scongiurare la chiusura del Tar Pescara perche' siamo certi che si tratti di una scelta folle che danneggerebbe non solo Pescara ma l'intero Abruzzo". A prendere posizione e' la Confcommercio locale in una dichiarazione del suo presidente Ezio Ardizzi. "Capiamo le ragioni della spending review del Governo Renzi - osserva Ardizzi - ma i tagli vanno fatti con oculatezza andando a colpire gli Enti inutili o che bruciano risorse pubbliche".

IL TAR PESCARA E' TRA LE SEZIONI PIU' ATTIVE. Confcommercio spiega che "la sezione distaccata del Tar Pescara risulta fra le piu' attive e per giunta con incassi derivanti dal versamento del conributo unificato per i ricorsi di quattro volte superiori alle spese. Siamo pronti a sostenere gli avvocati e i magistrati nelle loro azioni a difesa del Tar Pescara - annuncia Arduizzi - e lo facciamo nella convinzione che il disagio che dovra' sopportare l'avvocatura o la magistratura pescarese e' comunque minore del disagio e delle maggiori spese che dovranno sopportare i cittadini e gli imprenditori di Pescara e zone limitrofe qualora fossero costretti ad inoltrare un ricorso al Tar L'Aquila".

L'APPELLO A LEGNINI, D'ALFONSO E ALESSANDRINI. A questo punto Confcommercio si rivolge al sottosegretario Giovanni Legnini, al presidente della Giunta Regionale Luciano D'Alfonso e al sindaco di Pescara Marco Alessandrini "affinche' affrontino con decisione e tempestivita' il problema e facciano 'squadra' per far capire con argomentazioni convincenti al governo che chiudere il Tar Pescara sarebbe una follia e un grave danno per l'Abruzzo. Pescara e' il centro nevralgico e il motore economico della nostra regione - conclude Ardizzi - e deve essere dotata di tutti gli strumenti per esercitare questo ruolo: basta con i tagli ai servizi e alle infrastrutture, la politica regionale e locale deve tornare a farsi sentire".

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