Sulmona, scontro Del Monaco-Marinucci in commissione cultura

Scintille tra il presidente e l’assessore-vicesindaco sulla concessione dei contributi ad alcune associazioni culturali. E Pantaleo "imita" Sgarbi

Sulmona, scontro Del Monaco-Marinucci in commissione cultura

SCONTRO IN COMUNE A SULMONA. Scontro in commissione cultura, a Sulmona, sulla concessione dei contributi ad alcune associazioni culturali. Ieri pomeriggio la commissione ha approvato a maggioranza una delibera di Giunta che eroga fondi ad alcune realtà cittadine. Un provvedimento, però, che non ha trovato d’accordo le forze di minoranza, che per l’occasione hanno parlato di clientelismo. Ma non è stato questo l’unico episodio di una riunione durata oltre 4 ore e che ha visto accendersi lo scontro tra il vicesindaco con delega alla cultura, Luciano Marinucci e il presidente della commissione cultura, Daniele Del Monaco, ex membro della maggioranza passato in minoranza.

QUELL'ATTACCO A DEL MONACO. Marinucci più volte ha inveito contro l’ex compagno di maggioranza perché, come già espresso in passato, la posizione di Del Monaco sarebbe illegittima, in quanto nel momento in cui ha lasciato la maggioranza avrebbe dovuto abbandonare anche la carica di presidente della commissione. Sulla vicenda dei contributi alle associazioni le forze di minoranza intendono vederci chiaro, visto che questi sono stati inquadrati come “contributi straordinari”, mentre quelli “ordinari”, che in genere spettano a chi svolge un’attività programmata da tempo, non sono stati assegnati. Si profila anche un ricorso alla Corte dei Conti.

UN DANDY ALLA SGARBI: "CAPRE! CAPRE! CAPRE!". Sull’argomento si è fatto sentire anche il consigliere comunale Alessandro Pantaleo, detto "il dandy", che ai componenti della maggioranza non le ha mandate certo a dire tuonando, alla Sgarbi maniera, un “Capre! Capre! Capre!”. Alla riunione era inizialmente presente anche il responsabile dell’ufficio cultura del Comune di Sulmona, Alessandro Ginnetti, che inspiegabilmente ha abbandonato i lavori della commissione, salvo poi fare ritorno qualche ora dopo. Il motivo sarebbe da attribuire a una sua improvvisa visita agli uffici comunali che si occupano del bilancio.

DA DANIELE A TONY. Da Del Monaco Daniele a Del Monaco Tony, il cantante. Si, perché la commissione si sarebbe dovuta occupare di discutere di un importante progetto volto a valorizzare la figura di Tony Del Monaco, celebre cantante di Sulmona che negli anni ‘60 e ’70 ottenne un grande successo in tutto il mondo con canzoni come “La voce del silenzio”, “Magia”, “Se la vita è così”, “Una spina e una rosa” e “L’ultima occasione”, vantando anche quattro partecipazioni al Festival di Sanremo (dal 1967 al 1970). In aula era presente anche Giancarlo Colaprete, che sta ultimando un volume celebrativo dedicato al cantante da affiancare a una serie di eventi ideati per rendere il giusto omaggio al grande Tony, scomparso nel 1993 e ad oggi mai ricordato dall’amministrazione comunale.

MARINUCCI TUONA. All'inizio della seduta Marinucci, prima di andare via, ha tuonato contro Daniele Del Monaco proprio sull’iniziativa in questione. A quanto pare al vicesindaco non piacciono le canzoni di Tony Del Monaco. La discussione sul progetto è stata così messa come ultimo punto all’ordine del giorno, con una richiesta votata a maggioranza dai consiglieri Alessio Di Masci (Pd), Valerio Giannandrea (Pronti per Cambiare) e Salvatore Di Cesare (Sel).  

“Non siamo riusciti a discutere di un progetto serio come quello legato a Tony Del Monaco - ha commentato il presidente Del Monaco - Il vicesindaco Marinucci ha abbandonato la seduta per divergenze sull’argomento. La nostra città non merita tutto questo. Sarà mia premura convocare una nuova seduta di commissione per cercare di portare a termine il progetto Del Monaco”.

MA ERA NEL PROGRAMMA. Una vicenda paradossale se si considera che il progetto di valorizzazione di Tony Del Monaco compariva nel programma che il sindaco di Sulmona, Giuseppe Ranalli, presentò in seguito alla sua elezione a sindaco. Come direbbe Edoardo Bennato “sono solo canzonette”, ma evidentemente a Luciano Marinucci piace un altro genere di musica.

Carolina Mattucci