Sexy ricatti col video hard

Arrestata una banda india/foggiana. Estorcevano denaro ad insospettabili clienti, spacciandosi per poliziotti

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SEXY RICATTI: SCOPERTO IL TRUCCO - Anche un avvocato ed un imprenditore tra le vittime di un sexy ricatto, ben studiato da un'astuta banda italo-indiana. L'idea si basava su un concetto semplice: cioè sfruttare il "momento erotico" di insospettabili professionisti per derubarli di ogni loro avere, con la minaccia dello "sputtanamento". Sono finite in manette tre persone, due in carcere ed una ai domiciliari, su ordine della Procura della Repubblica di Pescara sotto la direzione del pm Gennaro Varone e del gip Luca de Ninis. Gli arresti in carcere sono per Rosaria Prigino, nata a Lesina, in provincia di Foggia, classe 1973 , residente a Pescara, e Sukhbir Singh, nato in India, classe 1983, domiciliato a Pescara, con permesso di soggiorno. Mentre ai domiciliari va Antonio Nesta, nato a Torremaggiore, in provincia di Foggia, residente a S. Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno (ai domiciliari). La Prigino, essendo in stato di gravidanza, è riuscita ad ottenere la misura degli arresti domiciliari.

PROSTITUZIONE, RAPINA, VIOLAZIONE DI DOMICILIO E TRUFFA - La Parigino ed il Singh sono gravemente indiziati di alcuni episodi delittuosi – consumati e/o tentati – quali rapina, estorsione, violazione di domicilio, truffa aggravata in concorso. La procura della Repubblica di Pescara contesta anche  un episodio grave al Nesta e in particolare: una rapina, con successivo tentativo di estorsione, realizzata a Francavilla al Mare tra ottobre e dicembre 2011. Alla Parigino ed al Singh è stato contestato, inoltre, il reato di sfruttamento della prostituzione per aver indotto, sfruttato o, comunque, favorito la prostituzione di una giovane cubana.

INDAGINI PARTITE DA UN AVVOCATO MINACCIATO - Le indagini hanno tratto spunto da quanto riferito alla Squadra Mobile, sul finire del novembre scorso, da un avvocato pescarese, vittima di richieste estorsive da parte della Parigino e del suo compagno Sukhbir. Agli inquirenti ha raccontato che, per estorcergli del denaro, lo avrebbero accusato di violenza sessuale. Gli accertamenti, immediatamente svolti dagli investigatori, hanno consentito di attribuire alla coppia anche la paternità di un biglietto minatorio imbucato nella cassetta delle lettere della vittima.

INTERCETTAZIONE E PEDINAMENTI - Sulla scorta della denuncia sporta dal professionista veniva avviata attività di intercettazione sui telefoni, che consentivano ulteriore riscontro probatorio della prassi, abituale, della coppia di ricattatori. In particolare si raccoglievano elementi su un altro episodio delittuoso, consumato in danno di un cliente di Rosaria Parigino, che si è riscontrato esser dedita alla prostituzione nella sua abitazione di Pescara. Nel mese di novembre un uomo è stato costretto la cifra di 70 euro dal Singh che, fingendosi agente di polizia in missione antiprostituzione, lo aveva minacciato di comminargli una grossa multa.

MINACCE A TRE PROSTITUTE - Non è finita qua. Il giorno successivo il Singh e la Parigino, con la complicità di Antonio Nesta, hanno tentato di estorcere denaro a tre giovani prostitute dominicane e ad un loro cliente. La tecnica era sempre la stessa: il Nesta ed il Singh fingevano un controllo di polizia nell’appartamento occupato dalle tre ragazze, a Francavilla al Mare, mentre la Parigino - che li attendeva all’esterno - , interloquiva con loro telefonicamente fingendo di essere la centrale operativa della Polizia. Nonostante si fossero appropriati dei documenti di identità delle donne, chiedendo denaro per la loro restituzione, le vittime si facevano intimidire e denunciavano i fatti presso gli uffici della Questura di Pescara.

IMPRENDITORE PAGO' 2MILA EURO - A finire nella rete della banda di criminali un imprenditore. 64enne, pescarese, costretto a pagare ben 2mila euro a Singh e la Parigino. Questa volta, per riuscire nel loro intento, avevano minacciato di denunciare la vittima per aver avuto rapporti sessuali con una minorenne. Collaudato il metodo: il Singh era il falso poliziotto e la Prigino aveva organizzato nel suo appartamento l'incontro con una prostituta cubana, che minorenne non era. Non è certo quale fosse il ruolo dell'adescatrice, fatto resta che l'uomo venne minacciato più volte e con richieste estorsive sempre più pressanti. La procura è in possesso di intercettazioni in cui la Parigino arriva a fargli firmare un preliminare da 40mila euro.

SPUNTANO I VIDEO DEI RICATTI - Nel corso della perquisizione sono stati trovati alcuni video degli incontri amorosi della Parigino e della prostituta cubana. Uno di essi si riferiva al ricatto nei confronti dell’imprenditore. Sugli altri filmati sono in corso accertamenti, non essendo state presentate denunce. Probabilmente le vittime dell'estorsuone, per non incorrere nel pubblico ludibrio, hanno preferito tacere e subire passivamente il ricatto. Rosaria Parigino, essendo in stato interessante, previa visita specialistica che attestava l’incompatibilità con il regime carcerario, su disposizione del P.M. è stata posta agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.

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