Rifiuti interrati a Sulmona: discarica abusiva sequestrata. L'area era destinata ai profughi

Gravissimo il rischio inquinamento poichè i veleni (piombo, solventi, amianto, rifiuti ospedalieri, pezzi di automobili) erano sepolti vicino all'acquedotto usato dal Comune di Pratola Peligna

Rifiuti interrati a Sulmona: discarica abusiva sequestrata. L'area era destinata ai profughi

A SULMONA SEQUESTRO DI UNA DISCARICA ABUSIVA CON RIFIUTI INTERRATI. La Compagnia della Guardia di Finanza di Sulmona, il Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato di Sulmona ed il Nipaf del Comando Provinciale di L’Aquila hanno sottoposto a sequestro a Prezza, in Provincia di L'Aquila, un’area di proprietà privata di circa 3000 metri quadri dove erano stati depositati ed interrati rifiuti pericolosi e non pericolosi ed a grave rischio d’inquinamento ambientale per la vicinanza dell'acquedotto in uso al Comune di Pratola Peligna.

Durante l’attività di polizia giudiziaria sono stati rinvenuti abbandonati, in modo incontrollato, resti di autovetture, rifiuti di amianto, recipienti contenenti solventi e altre tipologie di rifiuti e presunti rifiuti ospedalieri.

Grazie all’utilizzo del geomagnetometro gestito dal personale CFS in servizio presso il Nucleo Investigativo Centrale di Polizia Ambientale e Forestale (NICAF) - Laboratorio Mobile Unità di indagine e di repertazione scientifica - e alla preziosa collaborazione fornita dal personale dell’I.N.G.V., sono stati eseguiti puntuali sondaggi geologici nel terreno tali da far rinvenire circa 15.000 metri cubi di rifiuti di vario tipo, pericolosi e non, interrati ad una profondità di circa due metri, senza alcun criterio, costituiti da rifiuti dell’edilizia, rifiuti plastici e ferrosi, accumulatori di piombo e fusti contenenti liquido oleoso nero.

L’area è stata posta sotto sequestro, sono state acquisite immagini e sono state disposte perizie tecniche sui rifiuti tramite personale dell’Arta Abruzzo.

Tutto il materiale raccolto fa parte di in fascicolo che la polizia giudiziaria invierà all’Autorità Giudiziaria e sono stati denunciati 3 soggetti per reati ambientali (attività di gestione di rifiuti non autorizzata e getto pericoloso di cose).

Particolare inquitante: sull’area, secondo notizie apparse nel tempo su diversi organi di informazione, era in procinto la realizzazione di un centro per l’accoglienza di profughi.

Redazione Independent