La "profezia" di Romulo T.

Il brasiliano di São Leopoldo regala tre punti d'oro al Pescara con una magia al 94°. Segna anche "Il Curdo"

La "profezia" di Romulo T.

PESCARA 2 CATANIA 1: TRE PUNTI D'ORO. I Maya, alla fine, ci hanno azzeccato. Per far avverare la profezia sono serviti 4' di recupero e il piede destro di un brasiliano che non aveva mai segnato in serie A, Romulo Eugenio Togni, che chiude un 2012 per lui trionfale con la maglia del Pescara con una prodezza che, al momento, riapre il campionato degli adriatici. La corsa pazza di tutta la squadra sotto la Curva Nord dopo il gol del 2-1 all'ultimo respiro la dice tutta sul sentimento messo in campo dai ragazzi di Bergodi durante i 94 minuti contro il Catania: una gioia immensa, frutto della caparbietà insegnata dal nuovo allenatore biancazzurro. Bene, bravo, bis, chiedono i tifosi dopo la prestazione che fa uscire tutti cantando dallo stadio. Che il tecnico abbia finalmente imbroccato una formazione tonica ed adatta alla lotta? Questo non si può dire con certezza, ma una cosa è certa: lì davanti ci sono soluzioni con Bjarnason e Celik precedentemente accantonati da Stroppa. Inizia oggi la nuova stagione per il Pescara che sale in classifica scrollandosi di dosso i poco carini appellativi di alcuni giornalastri della tv che forse troppo presto hanno visto in quella biancazzurra una facile preda. Noi credevamo nella possibile salvezza quando le cose andavano male e la squadra non giocava, figuriamoci adesso.

LA GARA. Brivido per il Pescara al 3': Barrientos dalla sinistra serve Gomez che, di prima intenzione in mezzo all'area di rigore, spara alto. Errore clamoroso di Tlizzi al 12': il difensore biancazzurro non riesce a spazzare e Castro ne approfitta, ma la sua conclusione a tu per tu con Perin tocca il palo allontanandosi. Il Pescara non scende ancora in campo e al 14' si vede Barrientos con un diagonale uscito sull'esterno della rete. Al 24' il gran gol del Pescara con Celik che, di piatto, insacca dal limite dell'area d rigore dopo un gran lavoro di Weiss. Il Pescara non molla la presa e poco dopo Bjarnason si fa si fa sentire con una progressione centrale chiusa con un tiro alto sulla traversa. Il pareggio del Catania al 35' con una staffilata di prima intenzione di Barrientos su suggerimento di Izco dalla destra. Il Catania preme e da azione di calcio d'angolo va vicino al vantaggio con Marchese che, di prima intenzione, manda la sfera su primo palo su assist di Lodi. Allo scadere è Abbruscato a colpire di testa su cross di Nielsen, ma la sfera è alta sulla traversa di Andujar.

SECONDO TEMPO. Al 7'st una delle migliori azioni del girone di andata del Pescara, con Bjarnason che, in contropiede, imbecca Celic il quale non ci pensa due volte a sparare a rete, ma l'intervento di Andujar è decisivo. Al 10'st Catania pericolosissimo e Perin protagonista due volte in pochi secondi, prima negativamente e poi positivamente: prima non trattiene un pallone basso al limite dell'area, poi sulla prosecuzione dell'azione fa un miracolo su Spolli distendendosi sulla destra. Marchese dalla distanza non trova lo specchio per questione di centimetri, poi Perin dice no a Castro che, complice una deviazione, mette in difficoltà la difesa biancazzurra. Incredibile al 44'st quando Caprari si divora un gol fatto davanti ad Andujar dopo un assist di Capuano. È il 49'st quando Togni fa il gol della vita com una magistrale punizione dai 27 metri.

IL PAGELLINO: PESCARA 2 CATANIA 1

Reti: 24' Celik, 35' Barrientos, 49'st Togni
Pescara: Perin, Balzano, Capuano, Terlizzi, Modesto (23'st Zanon), Nielsen, Togni, Bjarnason, Wiess (34'st Caprari), Abbruscato, Celik. In panchina: Pelizzoli, Crescenzi, Soddimo, Bocchetti, Brugman, Colucci, Quintero. All. Bergodi
Catania: Andujar, Spolli, Almiron, Legrottaglie, Lodi, Marchese, Izco, Gomez (31'st Morimoto), Castro, Alvarez (43' Bellusci), Barrientos. In panchina: Frison, Potenza, Rolin, Paglialunga, Augustyn, Ricchiuti, Keko, Terracciano, Capuano C., Doukara. All. Maran
Ammoniti: Barrientos, Izco, Celik
Arbitro: Andrea Romeo di Verona. Assistenti: Rubino di Salerno e De Pinto di Bari. IV Uomo: La Rocca di Ercolano. Addizionali: Peruzzo di Schio e Cervellara di Taranto



Fernando Errichi