«Il progetto va modificato»

Ponte dell'Adriatico sul fiume Saline. Verdi-Rc chiedono una struttura riservata al trasporto pubblico e bici

«Il progetto va modificato»

MONTESILVANO. IDEE PER IL PONTE DELL'ADRIATICO. Entra nel vivo la questione del terzo ponte sul fiume Saline a ridosso della ferrovia in discussione nelle commissioni lavori pubblici e urbanistica del Comune di Montesilvano. «Per ora un ponte carrabile ovvero destinato alle automobili - spiega Corrado Di Sante esponente di “In movimento per i beni comuni” (Rifondazione Comunista – Verdi) - Se così fosse avremmo 5 ponti tutti destinati al traffico su gomma privato». Infatti sia Ponte Europa, sia il ponte della ferrovia sono attualmente destinati alle automobili. E dei 3 ponti in progetto, già 2 sono destinati alle automobili sia quello che collegherà via Tamigi, nei pressi del depuratore, a via San Martino a Città Sant’Angelo (in prossimità di Poggio degli Ulivi), sia l’altro che unirà via Fosso Foreste a via San Martino (nei pressi dell’Outlet Village). «E' evidente a tutti - aggiunge Di Sante - che il terzo ponte, il Ponte dell’Adriatico, debba essere destinato esclusivamente a pedoni bici e trasporto pubblico con corsie riservate». L'idea dell'Amministrazione Di Mattia è quella di risolvere un enorme problema: quello del traffico congestionatissimo tra le due sponde del fiume saline, cioè Montesilvano e Città Sant'Angelo.

DI SANTE: «PUNTARE SULLA MOBLITA' ALTERNATIVA». Secondo Di Sante il problema si risolve puntando sulla mobilità alternativa. «E' necessario abbassare i volumi di traffico - scrive l'esponente di Verdi e Rc - soddisfacendo il bisogno di mobilità alternativa all’automobile dei cittadini attraverso opere per la mobilità collettiva. E' impensabile utilizzare enormi quantità di denaro ben 15,5 milioni di euro per soddisfare il traffico generato da errate scelte urbanistiche. Con la crisi - sottolinea - occorre porre ancora più attenzione all'utilizzo di risorse pubbliche servono opere utili e lungimiranti per il territorio. L’aumento di abitanti al di là del ponte (complesso Edmondo a Città S.Angelo e Le Dune a Silvi), rischia di trasformare la riviera di Montesilvano in una vera tangenziale congiungente Silvi-Città S.Angelo a Pescara che segnerà in negativo il futuro della riviera di Montesilvano. Sarebbe davvero il colmo se il ponte diverrebbe lo sfogatoio a servizio della lottizzazione dell’aree tra il Piomba e il Saline».

L'APPELLO DELLA COMMISSIONE URBANISTICA. Gli stakeholders (i portatori di interesse) dovrebbero essere convocati insieme alle associazioni ambientalisti, le associazioni dei cicloamatori e le associazioni di categoria dalla commissione urbanistica in modo da effettuare delle scelte oculate per il futuro della città di Montesilvano.

Marco le Boeuf