Casini e "Casinisti"

Le scelte "abruzzesi" (De Matteis, Verì) non piacciono alla base Udc. Sarà boicottaggio oppure dietrofront?

Casini e "Casinisti"

CAOS UDC ABRUZZO: SARA' BOICOTTAGGIO OPPURE NO? Come è noto c'è "maretta" in casa Udc per le scelte politiche del leader Pier Frdinando Casini in vista delle prossime elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. Il genero di Francesco Gaetano Caltagirone ha, infatti, deciso di puntare deciso su nomi forti del territorio. Per la Camera dei Deputati è stato, infatti, scelto l'aquilano Giorgio De Matteis, ex Mpa, mentre Paola Binetti , numeraria dell'Opus Dei sarà capolista alla Camera. Un'altro nome che ha fatto storcere il naso ai "casinisti" è stato quello di Nicoletta Verì, già consigliera regionale in quota Pdl, promossa capolista al Senato con la "Lista Monti". E pensare che c'era addirittura chi (Enrico Di Giuseppantonio) si era dimesso da un'importante incarico (Presidente della Provincia di Chieti) in virtù di una possibile promozione alla Camera dei Deputati. Ma così non è stato. Allora la base, guidata dal capogruppo regionale Antonio Menna e dal consigliere Rai Rodolfo De Laurentis, si è decisa per una clamorosa protesta (l'autosospensione dalle cariche del partito) durante la riunione di domenica scorsa nella sede del partito a Pescara. Sarà boicottaggio oppure no? E' questa la domanda alla quale non si è ancora data una risposta poichè, sembra, che alcuni nomi noti abbiano fatto un passo indietro.

IL COMITATO PESCARESE PROVA A FARE CHIAREZZA. Gabriele Santucci, Capogruppo Udc in Consiglio provinciale a Pescara, è intervenuto sul tema tramite un comunicato ufficiale. « E' arrivato il momento di fare chiarezza sulle candidature dell'Udc alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica - si legge nella nota - per rettificare le informazioni distorte che stanno uscendo in queste ore e che non contribuiscono certo a far emergere la verità». La verità alla quale si riferisce Santucci sarebbe che «il Comitato provinciale di Pescara dell'Udc non si è mai espresso ufficialmente sul nome di Giorgio De Matteis. Questo non vuol dire, come pensa qualcuno, che ci sia stato un silenzio assenso. Va aggiunto poi che le indicazioni del Comitato provinciale erano diverse rispetto ai candidati che sono stati scelti dal partito a Roma. Insomma c'è stata una evidente scollatura tra il livello locale e il livello nazionale che ora si cerca di nascondere agli occhi dell'opinione pubblica. E' probabile - aggiunge il capogruppo Udc - che qualcuno tornerà o forse è già tornato sui propri passi, decidendo di seguire la linea tracciata da Roma, e che i candidati (quelli sui quali non c'è stata l'intesa) riescano a recuperare consensi qua e là. Ma non si può nascondere che il caso abruzzese sia davvero unico nel suo genere, per ciò che riguarda la composizione delle liste, e lo dimostra il fatto che sul sito internet del partito compaiono tutti i candidati del Paese, tranne quelli della nostra regione». E sul boicottaggio? Anche su questo punto Santucci ha le idee chiare. «Voglio far notare - conclude - che il documento approvato a Pescara domenica scorsa dai quattro Comitati provinciali abruzzesi è ancora valido in quanto all\'incontro hanno partecipato anche dirigenti e amministratori Udc della provincia di Pescara. Quel documento prevede l'autospensione dal partito di tutti i componenti dei Comitati». Avete capito?



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