“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Quanti Casini nell'Udc
Abruzzo. Democristiani in rivolta contro le scelte romane: è autosospensione e boicattaggio di massa
ABRUZZO CONTRO CASINI. AUTOSOSPENSIONI DI MASSA NELL'UDC. Non ci stanno e l'hanno detto chiaramente al leader del partito Pierfendinando Casini. L'accusa dei "casinisti"? Quella di aver ficcato, direttamente da Roma, l'ex Mpa e vicepresidente del Consiglio regionale Giorgio De Matteis alla Camera dei Deputati (Paola Binetti sarà capolista dell’Udc) e della transfuga pidiellina Nicoletta Verì nel listone (unico) al Senato, invece di nomi rappresentativi del territorio. La decisione, e la clamorosa protesta, è stata presa durante un summit, ieri pomeriggio, nella sede regionale dell'Udc in viale Muzi a Pescara. A guidare la fronda che, oltre ad autosospendersi minaccia il boicottaggio della lista, il capogruppo alla Regione Antonio Menna, il presidente dimissionario della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio ed il consigliere d'amministrazione Rai Rodolfo De Laurentis. Su sul suo pofilo twitter Di Giuseppantonio, che a breve ritirerà le dimissioni da presidente della Provincia, ha laconicamente commentato: "La politica è troppo seria per lasciarla.solo agli economisti".
CHI C'ERA. A presidiare l'incontro un nugolo inferocito di sostenitori del partito ed amministratori pubblici, tra cui il primo cittadino di Atessa Cicchitti, quello Rocca San Giovanni Di Rito e l'ex primo cittadino di Ripa Teatina Petrucci. Insomma, come diceva un vecchio slogan ("Io C'entro) oppure ("un idea diversa") ed è proprio il caso di dire: «eh, già!»
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