Capodogli spiaggiati: necroscopia sulle tre carcasse

I tre cetacei morti l'altroieri sono stati tirati sulla battigia con delle gru e sono stati sistemati sull'arenile per essere poi esaminati

Capodogli spiaggiati: necroscopia sulle tre carcasse

CAPODOGLI, ECCO LA NECROSCOPIA. I tre capodogli morti l'altroieri davanti alla spiaggia di Punta Penna a Vasto sono stati tirati sulla battigia con delle gru. Le carcasse sono state sistemate sull'arenile per l'esame necroscopico che è stato effettuato sui cetacei deceduti in seguito allo spiaggiamento. A condurre le operazioni Sandro Mazzariol dell'universita' di Padova, coordinatore della task force del ministero dell'Ambiente che si attiva in questi casi, il Cert (Cetaceans emergency response team). Oltre all'equipe di Mazzariol, con la quale collabora l'istituto Zooprofilattico di Torino, c'erano studenti di Veterinaria accompagnati dai loro docenti e ricercatori giunti anche dalle Canarie per studiare le carcasse e capire le cause del decesso dei tre cetacei.

UN'OCCASIONE RARA. Dal punto di vista scientifico si tratta di un'occasione eccezionale e piuttosto rara per studiare questi grandi mammiferi, spiegano i ricercatori. Il piu' grande dei tre cetacei morti e' lungo tra gli 8 i 10 metri pesa circa 10 tonnellate, gli altri due sono leggermente piu' piccoli. Dal 1500 sono stati documentati 10 casi simili, l'ultimo nel 2009 sulle spiagge del Gargano, spiegano gli esperti del Cert. Le analisi sono andate avanti per tutta la giornata. L'area e' stata interdetta al pubblico dal sindaco Luciano Lapenna per permettere ai ricercatori di lavorare sulla spiaggia.

LE ANALISI. In particolare, le analisi si sono concentrate sull'orecchio dei cetacei, lo strumento di navigazione dei capodogli che permette loro di "vedere". E' probabile che abbiano perso l'orientamento nell'Adriatico, un cul de sac per questi cetacei che vivono in acque profonde tra il Mar Ligure e il Mar Ionio, arrivando fino a 3.000 metri di profondita'. La necroscopia dovrà capire perche' e come i capodogli sono finiti in Adriatico, se ci sono stati elementi esterni di disturbo. Dei sette capodogli spiaggiati tre sono morti, quattro sono stati salvati e riportati al largo.

La sentinella ambientale