Bellia esonera Di Meo. Chieti nelle mani di De Patre

La decisione del patron dopo la sconfitta contro la Vigor Lamezia. Scompare la seconda divisione

Bellia esonera Di Meo. Chieti nelle mani di De Patre

DOPO S. GABRIELE FUORI DI MEO DENTRO DE PATRE. Non è bastato S. Gabriele a far risorgere i nero-verdi che anche domenica scorsa contro il Vigor Lamezia hanno rimediato un'ennesima figuraccia. Il presidente della società non poteva far finta di niente, vista la difficile posizione in cui versa il Chieti in classifica, e, come accade sempre in questi casi, il primo a farne le spese è stato Mister Di Meo esonerato da Bellia. Al suo posto in panchina è tornato Tiziano De Patre che lo scorso campionato aveva portato il Chieti in finale per accedere alla prima divisione. Purtroppo però i cugini aquilani, ebbero il sopravvento nei playoff. Alla fine del campionato l'ex tecnico del Giulianova, aveva rinunciato alla guida della squadra perché, ha dichiarato,"avevo bisogno di un periodo di riflessione". Il nuovo mister è ben consapevole che la squadra, per non retrocedere, dovrà classificarsi almeno all'ottavo posto in base al regolamento.

SCOMPARE LA SECONDA DIVISIONE. Infatti la Lega ha deciso che dal prossimo campionato 2013- 2014, la seconda divisione sarà cancellata per dar vita, insieme alle squadre della prima e alle retrocesse della B, a tre gironi unici di lega pro. In base al regolamento le prime otto classificate accederanno alla categoria unica di lega pro, mentre ben 9 dovranno retrocedere in serie D. Mentrte le ultime 6 retrocederanno automaticamente, le squadre classificatesi al nono,
decimo, undicesimo e dodicesimo posto, dovranno disputare i playout. Attualmente i nero-verdi con 22 punti si trovano all' undicesimo posto insieme al Messina e quindi in piena zona playout. Per risalire la china già da domenica prossima ci sarà uno scontro diretto in trasferta con l'ottava in classifica l'Ischia. che di punti ne ha 26. La redazione di Abruzzo Independent formula i migliori auguri a mister De Patre che davvero ne ha bisogno.

Clemente Manzo