Verdi (pietre dello scandalo)

Miriam Casturà e Alex Caporale 'tacciati' dalla Giunta Pupillo per la questione delle tasse

Verdi (pietre dello scandalo)
MIRIAM E ALEX, LE PIETRE DELLO SCANDALO. Tutti contro i Verdi, a Lanciano. Tutti contro Miriam e Alex, che ormai vengono trattati dalla Giunta Pupillo come le pietre dello scandalo. Lei è Casturà, la coordinatrice cittadina del partito; lui è Caporale, consigliere comunale di maggioranza che però sembra ormai di opposizione, visto che non gliene va bene una. Caporale, che voleva essere nominato assessore all'ambiente e si è invece dovuto "accontentare" della presidenza della commissione urbanistica, nell'ultimo consiglio comunale si è astenuto dal voto sul bilancio di previsione. La sua motivazione? C'è la crisi, le famiglie sono in difficoltà economica e noi non possiamo aumentare le tasse andando contro i cittadini. Ma Caporale, in precedenza, non aveva votato neanche il P.i.i. e il Prg. Miriam Casturà lo aveva difeso sostenendo che in una maggioranza non si possono avere le idee uguali. Certo, ma bisognerebbe almeno rispettare il vincolo dato dagli elettori, anzichè andare sempre contro i propri colleghi di schieramento. Convinto di quest'ultima ragione, il segretario del Pd Leo Marongiu ha chiesto di verificare la posizione dei Verdi, spiegando che i contatti “sono avviati e c’è il comune accordo di ritrovarsi a fine mese”. I Verdi, come se non bastasse, avevano anche chiesto al sindaco Mario Pupillo di sottoscrivere un documento anti-tasse, che il primo cittadino ha rifiutato di firmare.
 
"MA LA COALIZIONE E' UNITA". “Descrivere la coalizione politica a sostegno di Pupillo in fibrillazione non corrisponde a verità: in questo anno di amministrazione tutte le votazioni in consiglio comunale non hanno mai mostrato la minima divisione e gli incontri tra le forze politiche di maggioranza sono continui”, ha specificato Marongiu. “C’è un rapporto saldo – ha aggiunto l’esponente Democrat – che tiene insieme la maggioranza uscita dal voto degli elettori dello scorso anno, e Lanciano è considerata come esempio di unità della coalizione con le forze di centrosinistra (PD, LancianoinComune, Sel, IdV), di Progetto Lanciano e di Lanciano nel Cuore”. E il capogruppo Maria Saveria Borrelli ha cavalcato la situazione, prendendosela però con l'Italia dei Valori: “Il Partito Democratico è stato il promotore della coalizione di centrosinistra fin dal primo momento: una coalizione vincente, che ha trovato un’intesa immediata. Non chiaro è stato il comportamento dell’Idv che non ha partecipato alle primarie, e che oggi abbaia alla luna cercando di riproporre anche a Lanciano la conflittualità nazionale che rispediamo al mittente con forza. La linea del Pd è chiara: tenere unita e coesa la maggioranza uscita dagli elettori e il rapporto con le liste civiche. Questo senso di responsabilità e questa solidarietà comune dovrebbe essere un tratto distintivo non solo del Pd, ma di tutte le forze di maggioranza, Idv compresa”.
  
L'UDC, L'ATTACCO DI VALENTE E "L'INCAZZATURA" DI PUPILLO. Al di là delle scaramucce interne ai progressisti, un certo punto si è avuto in città il colpo di scena: sembrava che, dopo appena un anno e mezzo, la giunta Pupillo dovesse andare verso un clamoroso rimpasto con l'uscita dei Verdi e l'ingresso in maggioranza dell'Udc, sulla scia di ciò che sta accadendo a livello nazionale. Apriti cielo! Il vicesindaco Pino Valente, deus ex machina di Progetto Lanciano e Rinnoviamo Lanciano, non ci ha visto più: "Il popolo lancianese ha espresso in maniera forte e chiara la propria posizione: governino la città le liste civiche insieme al centrosinistra cittadino. Altre ipotesi non sono contemplate e sarebbero un tradire la fiducia dei cittadini. Non ci siano quindi fughe in avanti né si pensi di poter sostituire pezzi scomodi della maggioranza con possibili nostalgici della poltrona all'interno dell'opposizione. Ribadiamo un secco e forte no ad inciuci". Ironica la risposta dell'Unione di Centro: "Ma all'interno della coalizione ci sono spaccature? C’è già aria di crisi? Perchè Valente immagina manovre orchestrate alle sue spalle per ridurre il suo peso specifico nella Giunta? Valente, piuttosto che accusare l'Udc di andare a caccia di "poltrone", dovrebbe considerare bene e meglio le esigenze dei nostri concittadini che si trovano a fronteggiare una crisi economica senza precedenti". Alla fine si è incazzato persino il mite sindaco Pupillo, che è stato costretto a intervenire con queste parole: “Non c’è nessun cambio di maggioranza alle porte. Parlare di cambiamento del quadro politico locale non corrisponde in nessun modo alla volontà di tutta la maggioranza che mi sostiene”. E non fatecelo ripetere.
Giuseppe Marfisi