Venere sbagliata

Perchè uomini e donne sono così diversi Ce lo spiegano il calcetto, Leonardo e Munch

Venere sbagliata

UN COMPORTAMENTO 'IRRAZIONALE' - Al quesito si risponde partendo da una premessa banale, ma non per questo meno importante. Perchè 12 persone, in ogni parte dell'universo ed in ogni momento dell'anno, sulla soglia dei 40 anni - quindi nel pieno dell'età della ragione - , decidono, una volta a settimana, di lasciare mogli e figli per andare a prendere a calci un pallone, magari sotto la pioggia, con un freddo cane e con il rischio di farsi anche male?

"E' TUTTO UN COMPLESSO DI COSE CHE FA SI CHE IO MI FERMI QUI" - In una delle sue canzoni più celebri Paolo Conte descrive una vicenda analoga che è, anche, metafora di quanto tenteremo di spiegare e, cioè: le differenze tra l'universo maschile e quello femminile. Tornando alla canzone: una donna chiede al fidanzato di porlarla al cinema, ma lui si nega, preferendole uno stradone impolverato, sotto il sole estivo, per attendere il campione Gino Bartali. Il perchè di questa scelta è affidato alle geniali parole dell'avvocato piemontese, che canta: "E'tutto un complesso di cose cha fa si che io mi fermi qui"

IL MOTORE DELL'UNIVERSO - E' un dato di fatto che l'incontro tra uomo e donna possa innescare reazioni devastanti. Su di esso si tarano gli umani istinti. Attorno ad esso ruotano le nostre riflessioni, azioni ed ambizioni. Ma soprattutto: da esso scatuisce la vita! Il rapporto tra uomo e donna, dunque, è semplicemente la chiave della nostra esistenza e per generare reazioni di questa portata, tuttavia, si ha bisogno di contrasti di indicibile intensità. Ebbene è da questo contrasti che partiremo e vi renderete conto che il percorso, che porta dalla costola di Adamo al prato dello Stadio Adriatico di Pescara, è più breve di quanto possiate imaginare. La domanda che ci poniamo è la seguene: cosa genera questi contrasti? Semplice: la profonda differenza che esiste tra gli uomini e le donne! Analizziamo queste differenze e proviamo a farlo mettendo a confronto due opere d'arte di indiscutibile bellezza: La Gioconda e L'Urlo di Munch.

LA GIOCONDA E MUNCH - Chi è in realtà il soggetto dipinto a Leonardo? Cosa nasconde il suo sorriso enigmatico? Qual'è la tecnica pittorica adottate? Lo sfondo è un semplice paesaggio o cela una simbologia inafferrabile? E se si trattasse di un autoritratto? Ebbene, pur celandosi oltre la tela un mondo complesso e imperscrutabile, per l'uomo, la Monna Lisa, resterà sempre e soltanto una bella gnocca sorridente. Con questo non vogliamo dire che l'uomo guarda solo l'aspetto fisico, ma semplicemente che tende a giudicare ciò che vede e su ciò che vede baserà il proprio comportamento. La donna guarda il capolavoro dell'artista norvegese e pensa: "Però! La scena è ricca di riferimenti simbolici. L'uomo in primo piano esprime, nella solitudine della sua individualità, il dramma collettivo dell'umanità intera. Il ponte richiama i mille ostacoli della vita ed i presunti amici che continuano ancora a camminare, sono simbolo della falsità dei rapporti umani. E' l'urlo di chi si sente perso dentro sè stesso e si sente solo e disperato anche fra gli altri. E' un quadro pieno di significato".

IL SEGRETO DELLA FELICITA' - La realtà è invece un'altra: l'Urlo di Munch altro non rappresenta che un babbeo che grida per un motivo per un altro. Magari il tipo si è appena accorto che gli hanno rigato la macchina. E' chiara la metafora? Voi donne siete molto più complesse di quel che a mente dell'uomo riesce a percepire e mai saremo in grado di cogliere in fondo la vostra essenza. Noi uomini siamo molto più semplici di ciò che la mente feminile in realtà spera e mai sarete in grado di rassegnarvi all'evidenza. Che a noi uomini basta poco per essere felici! Cosa vi costa? Due ore a settimana fateci prendere a calci reciprocamente su un campetto polveroso della periferia pescarese correndo dietro ad una palla che rotola. Per noi è sufficiente!

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