Serie B: Zeman is Jesus

Pescara devastante anche in 10 uomini. Gol capolavoro di Immobile. Ora è assalto alla vetta

Serie B: Zeman is Jesus

ASSALTO ALLA VETTA  - Si arriva allo stadio Adriatico con una strana sensazione dentro la testa. Come una sbronza si accusano i postumi di una settimana di ordinaria follia da smaltire solo con i tre punti. Prima il ricovero di mister Zeman in ospedale, poi le incredibili dimissioni di Don Peppe De Cecco (per la questione Poggio Degli Ulivi). A mettere le cose a posto, nel primo caso, le cure dell’ospedale e nel secondo, ci hanno pensato gli ultras della Curva Nord. Un comunicato dei Rangers, capolavoro di saggezza politica, spegne sul nascere le isterie di un’insostenibile crisi societaria. Oggi c’era il Gubbio di Gigi Simoni da stendere per continuare la cavalcata verso la Serie A. Per sfortuna è finita solo due a uno, perché il Pescara (in 10 uomini dal 22’del primo tempo) hanno costruito una montagna di occasioni con "il Messi dell'Adriatico" Lorenzo Insigne e "Ciccio" Immobile. Il gol capolavoro del bomber di proprietà della Juventus, nono in classifica marcatori, è un capolaoro di rara bellezza per la categoria. Ricorda quello di Bobo Vieri messo a segno ai tempi dell'Atletico Madrid quasi dalla bandierina del calcio d'angolo. "Sono felice ma abbiamo bisogno della società per vincere" , queste le parole di Zeman al termine del match. Ora i punti sono 32 punti, in coabitazione col Sassuolo, a tre dalla vetta e dieci dentro la zona play off.

PRIMO TEMPO, GOL E L'ESPULSIONE -  Il match inizia con il Pescara che occupa bene tutti gli spazi. Consueto 4-3-3 per il Boemo cui risponde il 4-1-4-1 di Gigi Simoni. Bene Verratti nella veste di Pirlo, davanti alla difesa, che fa girare il pallone e la squadra. Al12’ prima occasione peri i ragazzi di Zeman. Ciccio Immobile vince un contrasto in area la palla gli carambola davanti colpisce al volo miracolo di Donnarumma che devia sulla traversa. Il gol è nell’area. Al18’ una gran giocata di Verratti serve Cascione, apertura rapida sulla destra per Zanon. Cross allo zucchero per Balzano, che aveva seguito l’azione, colpo di testa e gol facile facile. Uno a zero per il Delfino. Poi, il fulmine a ciel sereno. Lancio dalla difesa dei gialloblu, a saltare la retroguardia biancazzurra, uscita disperata di Anania che viene saltato da Graffiedi. Nel disperato tentativo di salvare la porta Capuano spalleggia, forse un po’ troppo, l’attaccante gubbiese. Rosso diretto e calcio di rigore. Batte l'attaccante Graffiedi: gol! Pescara uno, Gubbio uno. Fuori Marco Sansovini, dentro Brosco. Il Pescara in dieci ci prova ma il primo tempo finisce sull’uno a  uno.                  

                                                                                                                                                  IL CAPOLAVORO DI IMMOBILE - Nel secondo tempo il Pescara non effettua cambi così come i gialloblù di mister Simoni, ma il copione non cambia. Una sola squadra in campo ed è il Pescara. Le occasioni non si contano. Al 48’un diagonale del ‘Messi dell’Adriatico’ Insigne con palla che finisce di poco fuori sulla destra di Donnarumma. Poi la punizione dal centro di di Cascione, parata da Donnarumma. Al 52’arriva il vantaggio degli uomini Zeman che fa esplodere l'Adriatico: gol spaventoso di “Ciccio” Immobile che da posizione impossibile scaraventa il pallone all’incrocio dei pali. Un gol simile l’aveva fatto Cristian Vieri ai tempi dell’Aletico Madrid. Due a uno per il Delfino. Gubbio sotto shock. Simoni butta dentro l’ex Ciofani e Ragatzu mentre Zeman sostituisce Verratti con Togni. Al 71’ viene ammonito un gigantesco Casione per un brutto fallo su Sandreani. Zeman sostituisce Gessa con l’ivoriano Kone. Il Gubbio prova a ripartire ed in due occasioni, al 73’con Ciofani ed al 74’ con Mario Rui, va vicino al pareggio. Ma Anania c’è, anche se non è stilisticamente perfetto. Poi solo Pescara fino alla fine. Il due a uno è un risultato bugiardo. Anzi, che sta stretto agli uomini di Zeman. Nonostante la superiorità numerica Insigne avrebbe potuto metterla dentro almeno in tre occasioni. Ma va bene così. Pescara al secondo posto con 32 punti, insieme al Sassuolo, ed a tre lunghezze dalla capolista Torino.

IL TABELLINO - DELFINO PESCARA (4-3-3) – Anania; Zanon, Romagnoli, Capuano, Balzano; Gessa (68’Kone), Verratti (61’Togni), Cascione; Sansovini (25’ Brosco), Immobile, Insigne. Allenatore: Zeman. A disposizione: Pinsoglio, Petterini, Soddimo, Maniero. A.S. GUBBIO (4-1-4-1) – Donnarumma; Benedetti, Caracciolo, Cottafava, Bartolucci; Sandreani; Lunardini, Boisfer, Bazzoffia (63’ Ragatzu), Giannetti (53’Mario Rui); Graffiedi. Allenatore: Simoni. A disposizione: Farabbi, Mario Rui, Ciofani, Raggio Garibaldi,  Almici, Buchel. Arbitro: Gallione di Alessandria. Ammonizioni: 31’ Lunardini, 46 Bazzoffia, 71’Cascione, 89’ Bazzoffia. Espulso: 22’Capuano.Marcatori: 18 Capuano, 22’ Graffriedi, 52' Immobile

LA CLASSIFICA - Torino 35, Pescara 32, Sassuolo 32, Padova 28, Verona 28, Reggina 27, *Sampdoria 23, Grosseto 23, Varese 22, Cittadella 21, Livorno 20, Bari 20, JuveStabia 18, Brescia 18, Crotone 17, Vicenza 17, Empoli 15, AlbinoLeffe 15*, Modena 15, Nocerina 14, Gubbio 14, Ascoli 5* una partita in meno