“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Vendita delle Reti Gas a Pescara: una scelta controversa
Infiamma il dibattito sulla vendita di un asset strategico di proprietà pubblica. Incertezze sul valore economico dell'impianto e sui benefici per la collettività
Come è noto il Comune di Pescara ha avviato da tempo il processo per vendere le reti e gli impianti di distribuzione del gas naturale, con una delibera discussa in Consiglio Comunale il 1° dicembre 2025 ed in corso di discussione nella seduta odierna . L’operazione, valutata intorno ai 13-13,7 milioni di euro, è gestita tramite la partecipata Pescara Energia Spa in vista della gara per l’ATEM Pescara, che include 46 comuni. Questa scelta è sotto la lente della polemica politica sia per quanto riguarda gli importi ma soprattutto per la decisione di volersi disfare di un asset strategico.
Contesto Storico
Nel 2005, l’amministrazione comunale di centrosinistra acquisì le reti gas per 22 milioni di euro, accendendo un mutuo di 14 milioni con Monte dei Paschi di Siena, ancora in corso fino al 2032 con un residuo di circa 7,4 milioni. Il contratto con il concessionario privato, scaduto nel 2018, è prorogato al 31 dicembre 2024, generando canoni annuali di circa 2,5 milioni di euro per il Comune. Pescara Energia detiene l’80% delle reti, ma una recente svalutazione patrimoniale di 8 milioni ha corretto valori contabili precedenti.
Dibattito Economico
La vendita porterebbe 13,7 milioni entro il 2027, contro i 12 milioni stimati dal mantenimento della proprietà fino al 2038 (valore reti più canoni), con vantaggi maggiori su orizzonti più lunghi. Critici come Domenico Pettinari del Movimento “Pettinari per l’Abruzzo” denunciano l’operazione come antieconomica: in 5 anni di canoni si recupererebbe il valore della vendita, perdendo introiti futuri mentre si paga il mutuo. Pescara Energia ribatte che la gara è obbligatoria per legge e nega perdite di canoni, definendo false alcune accuse.
Implicazioni Strategiche
Le reti gas sono infrastrutture critiche: la proprietà pubblica garantisce sicurezza energetica, investimenti a lungo termine e transizione verso rinnovabili, evitando monopoli privati. Pettinari annuncia proteste in Consiglio per tutelare asset strategici, mentre l’opposizione vede rischi per la collettività. La delibera richiede ratifica consiliare, con scontro politico acceso tra maggioranza e opposizione.




