Una vicenda che fa acqua

Per la Provincia l'associazione Orione ha disatteso gli impegni assunti. Rapposelli: «Non li abbiamo cacciati»

Una vicenda che fa acqua

VICENDA PISCINA PROVINCIALE. "Evitando di fare inutile terrorismo, come fa il consigliere Sborgia, è bene chiarire la situazione che si è andata delineando negli anni con l'As Orione Pescara, assolutamente inadempiente rispetto agli obblighi assunti con la Provincia di Pescara nel momento in cui si è aggiudicata la gara". Lo dice il vice presidente della Provincia, Fabrizio Rapposelli, spiegando la posizione dell'Associazione che ha vinto la gara pubblica relativa alla gestione della piscina provinciale impegnandosi a versare annualmente un canone di 8.000 euro circa (dal mese di aprile 2011) e ad effettuare, inoltre, una serie di adempimenti previsti dal bando stesso, come la volturazione di tutte le utenze, solo per citare una voce. "Da sottolineare, aggiunge Rapposelli, che questa Associazione ha avanzato una proposta assolutamente allettante, impegnandosi cioè ad effettuare dei lavori di miglioria all'interno della piscina per un importo rilevante, pari a 250mila euro. L'impegno assunto è stato però disatteso completamente dal soggetto in questione, su tutti i fronti. Non solo l'Associazione ha omesso di versare il canone per tutto il 2011 e per il 2012, ma non ha ottemperato agli adempimenti previsti nel bando, per cui la Provincia (cioè i cittadini) ha pagato costantemente le bollette di acqua, luce e gas dell'impianto (per un importo di centomila euro circa), e non ha neppure eseguito le opere in virtù delle quali si è aggiudicata la gara. La Provincia - dice sempre l'assessore - non ha deciso di punto in bianco di mettere l'Associazione alla porta. Per tutelare gli uffici amministrativi di fronte alla Corte dei Conti, l'ente ha sollecitato l'Associazione a sanare le inadempienze già lo scorso anno, assicurando un tempo congruo per farlo, ma non è avvenuto. La Orione Pescara ha risposto non pagando il dovuto ma eccependo delle compensazioni, che non sono possibili. Per la Provincia il contratto è già risolto, di diritto, per cui abbiamo chiesto di riconsegnare l'immobile libero" - prosegue Rapposelli. Per evitare disguidi alla popolazione scolastica la Provincia si sta organizzando con l'istituto Volta per assicurare la prosecuzione dell'attività didattica (cioè l'educazione fisica natatoria) e da questo punto di vista non dovrebbero esserci problemi. I disagi potranno aversi per l'altra utenza ma possiamo assicurare - dicono Rapposelli e il consigliere Ettore Pirro - che la Provincia ha fatto di tutto per andare incontro all'Associazione che si è trincerata dietro un inutile braccio di ferro, dannoso solo all'utenza".

Redazione Independent