USA: soldati italiani in Libia? Salvini: NO

Ricominciano gli scontri a Tripoli. In gioco interessi cruciali come il controllo dei flussi migratori e la sicurezza energetica. L'Italia teme un'ennesima invasione della Francia

USA: soldati italiani in Libia? Salvini: NO

USA: SOLDATI ITALIANI IN LIBIA? SALVINI: NO. Il Ministero degli Affari Esteri di Washington ragiona su questi binari per quanto riguarda la situazione libica, "Che cosa aspetta l'Italia a mettere in mostra tutte le sue forze e fare una breve nuotata fino ad arrivare dal loro dirimpettai e spegnere il fuoco che sta distruggendo quel Paese?". Salvini non prevede interventi militari. Continua il pensiero di chi guida le forze armate statunitensi: "ll rapporto,anche se qualche volta contraddittorio, tra Roma e Tripoli e' di lunga data: energia, petrolio, gas, investimenti infrastrutture e forniture militari, Roma deve pur difendere i propri interessi". La stampa USA chiede: i 400 detenuti fuggiti dal carcere di Ain Zara, tutti sostenitori dell'ex leader Muhammar Gheddafi, stanno forse cercando di entrare in Italia? Lasciamo perdere. L'Italia ha grossi problemi economici in casa. Una guerra con la Libia potrebbe costare miliardi e naturalmente la fine dei rapporti socio-economici con la Libia. Una situazione pericolosa. Anche per i militari, diplomatici, addetti dell'ENI che corrono pericolo. Salvini cambiera' i progetti e mandera' i nostri soldati per cercare di spegnere il fuoco? Le menti politiche statunitensi sono convinte di una cosa: se non lo fa l'Italia lo fara' certamente la Francia, che gia' molti anni fa aveva messo le sue zampe sul territorio libico.

Benny Manocchia