Tutti i paladini delle casette

L'Aquila verso le elezioni - Tinari è un fiume in piena: «Vergogna! Siamo alla sagra dell'incoerenza»

Tutti i paladini delle casette

I PALADINI DELLE CASETTE - Il prossimo 6 e 7 maggio si voterà per il rinnovo della Giunta comunale nel Capoluogo d'Abruzzo. Anche se la vittoria - dunque, la conferma - per il candidato del Partito Democratico, Massimo Cialente, sembra scontrata siamo pur sempre in campagna elettorale. E, come d'abitudine, c'è il consueto scambio di battute piccanti. Questa volta è il turno del consigliere comunale del gruppo Dca (Democrazia cristiana per le Autonomie), Roberto Tinari, che ha parlato di «sagra dell’incoerenza e della presa in giro» sulla questione delle casette provvisorie che i terremotati aquilani si sono costruiti.

L'ASSESSORE RIGA NEL MIRINO - A scatenare Tinari la notizia - trapelata dall'assessore Roberto Riga - che la Giunta comunale starebbe per adottare un provvedimento che tranquillizzerebbe le migliaia di famiglie aquilane che, senza chiedere niente a nessuno e senza pesare sulle case pubbliche, a loro spese si sono costruite l’unico rifugio possibile, avendo perso la propria abitazione a causa del sisma. «Dopo aver seminato il terrore per mesi e mesi, paventando ordinanze di demolizione che hanno gettato nel panico tantissimi aquilani, già alle prese con disagi di ogni genere, - ha denunciato Roberto Tinari - a pochi giorni dalle elezioni la Giunta Cialente sarebbe pronta a chiudere un occhio. Da un anno o quasi - ha spiegato il consigliere - sto intraprendendo, in perfetta solitudine (tranne la nascita di gruppi elettoralistici dell’ultima ora), una battaglia a difesa di questi nostri concittadini, affinché il Sindaco e la sua Amministrazione predisponessero una sanatoria per le casette realizzate in luoghi compatibili e non soggetti a vari rischi». Dunque, alla base delle dichiarazione della maggioranza ci sarebbe il desiderio di guadagnarsi il consenso elettorale. «I signori che fino ad oggi hanno governato - ha concluso - sono pronti a fare marcia indietro. In che termini non lo sappiamo; dovremo leggere la delibera, se mai sarà adottata. Il commento non può che essere uno solo: vergogna!».

Marco Beffe

LA SAGRA DELL'INCOERENZA? - Il prossimo 6 e 7 maggio si voterà per il rinnovo della Giunta comunale nel Capoluogo d'Abruzzo. Anche se la vittoria - dunque, la conferma - per il candidato del Partito Democratico, Massimo Cialente, sembra scontrata siamo pur sempre in campagna elettorale. E, come d'abitudine, c'è il consueto scambio di battute piccanti. Questa volta è il turno del consigliere Roberto Tinari che parla di «sagra dell’incoerenza e della presa in giro» sulla questione delle casette provvisorie che i terremotati aquilani si sono costruiti.

            L’assessore Roberto Riga fa trapelare la notizia che la Giunta comunale starebbe per adottare un provvedimento che tranquillizzerebbe le migliaia di famiglie aquilane che, senza chiedere niente a nessuno e senza pesare sulle case pubbliche, a loro spese si sono costruite l’unico rifugio possibile, avendo perso la propria abitazione a causa del sisma.

            Dopo aver seminato il terrore per mesi e mesi, paventando ordinanze di demolizione che hanno gettato nel panico tantissimi aquilani, già alle prese con disagi di ogni genere, a pochi giorni dalle elezioni la Giunta Cialente sarebbe pronta a chiudere un occhio.

            Da un anno o quasi sto intraprendendo, in perfetta solitudine (tranne la nascita di gruppi elettoralistici dell’ultima ora), una battaglia a difesa di questi nostri concittadini, affinché il Sindaco e la sua Amministrazione predisponessero una sanatoria per le casette realizzate in luoghi compatibili e non soggetti a vari rischi.

            Per guadagnarsi il consenso elettorale, i signori che fino ad oggi hanno governato sono pronti a fare marcia indietro. In che termini non lo sappiamo; dovremo leggere la delibera, se mai sarà adottata.

            Il commento non può che essere uno solo: vergogna!

                                                                                                                                 

           L’Aquila, 13 aprile 2012