Troppe spese. Crack Pescara

A marzo si ricorrerà all'anticipo di cassa per pagare stipendi e impegni. Intanto a giugno stangata Tares e Imu

Troppe spese. Crack Pescara


PESCARA INDEBITATA: CASSE VUOTE. L'opposizione spesso non è credibile ma, visti i tempi che corrono - ci riferiamo alla Spending Review - , non si fa fatica a credere alle parole del Gruppo consiliare del PD. I consiglieri Commissione Finanze presso il comune di Pescara (Camillo D’Angelo, Enzo Del Vecchio e Gianluca Fusilli) hanno lanciato l'allarme default ovvero, per i meno pratici delle lingue, "casse vuote". «Una situazione economica drammatica che rischia di far saltare il banco del Comune di Pescara mentre l’amministrazione fa finta di nulla e, anzi, continua ad annunciare grandi opere e spese non più sopportabili». Ma di cosa stanno parlando? Naturalmente del faraonico progetto del Teatro nell'Area di Risulta e del Ponte Nuovo da 13milioni di euro e che collegherà la zona nord con la zona sud della Città di Pescara. Insomma, stiamo parlando di un sindaco in "grande spolvero" che sta facendo il possibile per meritare la conferma alla guida del capoluogo adriatico.

DEBITI PER 4,5 MILIONI. I rumors che circolavano nei corridoi del Comune hanno trovato una prima parziale conferma nei dati raccolti in queste ore e che evidenziano una cassa ferma intorno ai 4,5 milioni di euro, dei quali la metà impegnati per gli stipendi del mese di marzo, e la restante parte assolutamente insufficiente per far fronte agli oltre 20 milioni di euro di mandati sospesi presso gli Uffici di Ragioneria. Probabilmente la "stangata" estiva dovuta alla definizione della TARES e dell’IMU consentirà al bilancio comunale di entrare in equilibrio. Insomma, come dice un antico proverbio popolare, ma sempre attualissimo, "Paga Pagano".

Marco le Boeuf