Trivelle selvaggia? Anche No!

La Medoil Gas non abbandona l'idea "Omrbina di Mare 2. Zanoni: «Decreto Passera attentato al nostro Adriatico»

Trivelle selvaggia? Anche No!

OMBRINA MARE 2. CORO DI NO DALL'EUROPA. L'eurodeputato Enzo Rivellini (Pdl/Ppe), in merito al progetto petrolifero al largo delle coste abruzzesi, è in linea con la posizione espressa dal Presidente del Consiglio Regionale Nazario Pagano. «Il progetto deve avere contorni e finalità chiare, senza nessuna zona d'ombra - afferma Rivellini all’AgenParl - Non può certo deturpare l'ambiente, anche per le notevoli potenzialità turistiche della zona. Ed inoltre ritengo che il progetto non possa minimamente creare pericoli per la salute pubblica: inoltre, aspetto più importante, deve rappresentare un'iniziativa degli abruzzesi ed al servizio della Comunità regionale. In pratica non deve accadere in Abruzzo ciò che è già accaduto in Basilicata e in Sicilia. Qui le Comunità locali hanno subito deturpazioni paesaggistiche e nessun beneficio è arrivato al territorio. Bene quindi fanno il Presidente Nazario Pagano e gli altri politici abruzzesi che sono sulla stessa lunghezza d'onda a non essere contro il progetto per mero spirito ideologico ma per voler comprendere costi, benefici, ecc. e tenendo ben presente che quello interessato è il mare della terra d'Abruzzo e degli abruzzesi». Intanto la ditta proponente, la Medoil Gas, non ha abbandonato l'idea di realizzare Ombrina di Mare 2 a largo della Costa Teatina. Oggi, infatti, è stata organizzata una conferenza presso la facoltà di Geologia dell'Unich sul tema delle perforazioni petrolifere in mare ed alla quale hanno partecipato i vertici della società.

ZANONI: «DECRETO PASSERA E' ATTENTATO AL NOSTRO ADRIATICO». Più duro Andrea Zanoni, eurodeputato Alde della Commissione Ambiente, sulla piattaforma d'estrazione petrolifera lungo le coste abruzzesi. «Il Decreto Passera, che ha rimosso il divieto delle dodici miglia, è - spiega all'AgenParl - un attentato al nostro Adriatico. Un incidente durante l'estrazione potrebbe compromettere tutto il fiorente settore del turismo, con gravissimi danni economici e ambientali».

Redazione Independent