Testa compra, cui prodest?

Avviato l’iter per trasformare Provincia e Ambiente in società a capitale pubblico. Ignoto il costo dell'operazione

Testa compra, cui prodest?

PROVINCIA E AMBIENTE - Il Consiglio provinciale dà il via all’iter per trasformare Provincia e Ambiente in una società a totale capitale pubblico tramite l’acquisizione della quota del 22 per cento, attualmente nelle mani del socio privato. La decisione è stata presa, all’unanimità, dall’assise provinciale che ha approvato la proposta di delibera presentata dal consigliere dell’Idv Camillo Sborgia. Era necessario? 

RISCOSSIONE O ACCERTAMENTO ? - In parallelo, poiché per legge Provincia e Ambiente può solo effettuare l’accertamento e non la riscossione dei canoni, il Consiglio con l’approvazione di una ulteriore delibera emendata dal capogruppo del Pdl Angelo Faieta e dai capigruppo di maggioranza e opposizione, attraverso gli uffici provvederà ad esternalizzare il servizio per un anno circa, al fine di effettuare la riscossione dei canoni. “La riscossione non è più rinviabile – spiega il capogruppo del Pdl, Faieta – quindi con una gara esternalizzeremo il servizio per un tempo determinato, nel frattempo avvieremo le procedure per l’acquisizione delle quote del privato, in questo modo Provincia e Ambiente diventerà a totale capitale pubblico”.

TESTA: "BILANCIO UTILE" - Il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa sottolinea che “il bilancio di esercizio al 2009, evidenziava una perdita di 71.524 euro, mentre subito dopo il nostro insediamento ad agosto 2009, la società ha ridotto tutti i costi superflui e si è passati ad un utile di 1.149 euro. Il bilancio 2010 ha evidenziato poi un utile pari a 63.376 euro; e va detto inoltre che la produzione della società è aumentata nonostante parte delle maestranze siano state messe in cassa integrazione”.  

OPERAZIONE DUBBIA - Tanti i dubbi e domande. Una su tutte: quanto costa questa operazione alla Provincia di Pescara? A pagare con i soldi degli altri è sempre facile. Inoltre, in epoca di liberalizzazioni e deregulation, sembra piuttosto un controsenso acquisire invece che privatizzare. Chissà quanto sarà valutata la quota del 22% di questo privato. Speriamo bene.

Marco Beef