Teramo, la consigliera Cardelli furibonda per il "salvataggio" Milton Di Sabatino

L'Assise civica salva il presidente del Consiglio comunale finito nell'occhio del ciclone. Stoccata anche per il Pd e Gianluca Pomante

Teramo, la consigliera Cardelli furibonda per il "salvataggio" Milton Di Sabatino
TERAMO. IL CONSIGLIO COMUNALE SALVA MILTON DI SABATINO. Il Consiglio comunale di Teramo ha salvato il presidente del Consiglio Milton Di Sabatino finito nell'occhio del ciclone per il quale era stata chiesta la revoca delle opposizioni. Nonostante la mozione respinta Paola Cardelli, ex MoVimento 5 Stelle, è comunque soddisfatta per quanto verificatosi ieri nell'aula del Palazzo di Città. "La mozione di revoca del Presidente del Consiglio è stata bocciata - spiega - ma il mio obiettivo primario, ciò che mi ha dato la forza di rimanere in un simile consesso, anche nei momenti più neri, è stato raggiunto: dimostrare che persino in solitudine, un comune cittadino come me, totalmente avulso dalla “politica”, dai condizionamenti, dai ricatti e dagli intrighi ad essa indissolubilmente connessi può “fare la differenza”; che chi non ha nulla da difendere tranne i principi in cui crede, nulla da perdere e nulla da conquistare ha una libertà di azione ineguagliabile; che esiste veramente un’alternativa alla politica mercantile a cui ci hanno abituato ed è quella che ogni cittadino potrebbe svolgere smettendola di delegare altri (troppo spesso indegni) al proprio posto". La Cardelli, però, dopo le dichiarazioni politichesi ci va giù pesante. "Questa mozione - aggiunge la consigliera - non a caso senza precedenti nella storia della Città, ha rotto tutti gli schemi e portato tutti allo scoperto in un redde rationem dove il ridicolo l’ha avuta vinta sulla innegabile tragicità degli eventi". Ma a cosa si riferisce? E' lei stessa a spiegarlo e nello specifico. "Come non ridere - afferma - di un Milton Di Sabatino, che lo stucchevole servilismo e la sbandierata lealtà verso il Sindaco non sono stati sufficienti ad indurre a rassegnare quelle dimissioni che sole avrebbero potuto salvare quest’ultimo dalla pubblica disfatta; di un Sindaco, indiscutibilmente messo alle corde, ma che ingloriosamente tronfio ha ostentato una ricompattata maggioranza resa tale solo grazie alle inconfessabili trattative che hanno avuto luogo durante l’illegittimo periodo dilatorio trascorso prima della discussione della mozione; di un Pd, trascinato solo dall’adesione alla mozione dei Consiglieri Micheli e Sbraccia ad appoggiare un atto che lo esponeva senza garanzia alcuna di poter controllare ed indirizzare i prevedibili sconvolgimenti che ne sarebbero derivati, palesemente in difficoltà a dare un senso alla propria “scelta”". 
STOCCATA A POMANTE. La Cardelli se la prende con l'arancione già candidato sindaco di Teramo Gianluca Pomante. "E dulcis in fundo - conclude - come non ridere della misera immagine che ha dato di sé il negletto consigliere Pomante che dopo aver definito una “porcata” la mozione, lui che di porcate se ne intende, come quella combinata sulla questione Te.Am-rifiuti ed impudicamente difeso quello stesso Di Sabatino contro cui non più tre mesi fa voleva presentare, con me, un esposto al Prefetto, è rimasto a tu per tu con una maggioranza più che accogliente a presentare due ordini del giorno di rara belluinità, uno dei quali degno solo di un fanatico integralista, razzista e nazista... Dunque è con una grande risata che auguro a tutti i teramani un Buon Natale e delle Buone Feste all’insegna della meditazione". Insomma, come si dice nel popolo.... Azz!
Redazione Independent