Tenta d'uccidersi in cella a Chieti: voleva partecipare al funerale della nonna

Durissimo intervento dei Radicali Italiani che accusano i giudici: "Il detenuto è ancora in attesa di giudizio. Decisione irragionevole"

Tenta d'uccidersi in cella a Chieti: voleva partecipare al funerale della nonna

MADONNA DEL FREDDO: DETENUTO TENTA D'UCCIDERSI: VOLEVA PARTECIPARE AL FUNERALE DELLA NONNA. Gli era stato negato il diritto di partecipare al funerale dell'amata nonna Lucia e così, Donato Colasante, ventunenne in carcere ma in attesa di giudizio, in preda ad un momento di profondo sconforto ha pensato bene di togliersi la vita. Per fortuna il tentativo non è andato a buon fine grazie al tempestio intervento delle guardie carcerarie del penitenziario di Madonna del Freddo a Chieti ma la notizia, diffusasi sui giornali, ha scatenato la reazione della classe politica. "Il tentativo di suicidio da parte di Donato Colasante, il giovane detenuto a Chieti a cui è stato negato il diritto di far visita alla salma dell’amata nonna Lucia - spiega Alessio Di Carlo membro dei Radicali Italiani -  colpisce per non solo per l’irragionevolezza della decisione dei giudici ma, soprattutto, per l’accanimento che si è dimostrato verso un ragazzo, appena ventunenne, detenuto in attesa di giudizio e, quindi, tecnicamente tuttora innocente. Purtroppo - aggiunge il segretario Dario Boilini - anche nelle aule di giustizia della nostra regione il principio di presunzione di innocenza viene sistematicamente calpestato: e questo nell’indifferenza della classe politica che da oltre tre anni deve nominare il garante regionale dei detenuti il quale potrebbe efficacemente monitorare lo stato generale della detenzione carceraria abruzzese per evitare che accadano tragedie come quella, fortunatamente appena sfiorata, avvenuta ieri a Chieti".

Redazione Independent