Stagione teatrale a Vasto

Avvio scoppiettante con la Banda Osiris. Tutte le info: cartellone, biglietti e abbonamenti

Stagione teatrale a Vasto

VASTO. STAGIONE TEATRALE 2012/13. Un cartellone di ampio respiro che intreccia insieme storie della contemporaneità, poetiche atmosfere, musica e grandi classici. Avvio scoppiettante (19 dicembre) con lo spettacolo Fuori Tempo, di e con la Banda Osiris. Osiris, ormai considerata un "classico", che ha incantato diverse generazioni per l'originalità, la fantasia e la vitalità delle sue esibizioni. Nel nuovo spettacolo dà una dimostrazione di come l'arguzia, la sottigliezza e il senso della commedia siano valori immutabili. Una calibrata, perfetta mescolanza ironica tra tecnica e improvvisazione dove i generi si confondono, s'incastrano, si evolvono l'uno nell'altro: dalla musica classica a quella pop, dal jazz alle sorprese musicali. Anche gli strumenti, oltre a svolgere diligentemente il loro ruolo, diventano oggetti di scena, divengono voce caustica e dissacratoria, corrosiva della massificazione, trombe e fiati diventano la voce anarchica e ribelle della creatività contro una società che vorrebbe la musica sempre più ingabbiata in una lenta e inesorabile omologazione. 

IL PROGRAMMA DEL 4 GENNAIO. E’ poi la volta (4 gennaio) de "Il cammino del principe", "Il mercato dei folletti": due poemi di Christina Rossetti, per la regia di Pietro Bontempo, con Corinna Lo Castro e Caterina Misasi Christina Rossetti è considerata oggi una delle più grandi poetesse inglesi. Nata il 5 dicembre del 1830  in una casa di artisti, assorbe dal padre, poeta di Vasto, l’amore per l’arte a cui si dedicherà per tutta la vita. Nella pièce le misteriose e rivisitate figure uscite dalla penna di Christina trovano una nuova vita artistica dalla pagina al palcoscenico, evocando, in un’ora di spettacolo e attraverso le voci e i corpi delle attrici protagoniste, scenari fantastici che sposano le emozioni alla narrazione.

"IL MALATO IMMAGINARIO" DI MOLIERE. Il 18 gennaio sarà di scena un grande classico, rivisitato da Stefano Angelucci Marino con Tommaso Bernabeo, Rossella Gesini e lo stesso Angelucci Marino: Il Malato immaginario. Ancora una volta il gioco è l'amorevole massacro della Tradizione. Non “mettere in scena”, ma “mettere in vita” un testo antico: resuscitare Molière, non recitarlo. La tecnica della resurrezione parte dal fare a pezzi, disossare e così in questo “Malato Immaginario” Angelucci Marino ha alternato scrittura e ri-scrittura, seguendo e deformando lo scheletro del testo originario.L’operazione registico-drammaturgica, giocata tra re-invenzione, maschere della commedia dell’arte e burattini tradizionali, è consistita nel prendere questo classico della letteratura teatrale europea e rivisitarlo con rispetto e rigido scrupolo, ma anche con una tranquilla impudenza inventiva. Si parla di contemporaneità, e di contemporaneità dolente e impegnata nello spettacolo (5 febbraio). Per non morire di mafia, tratto dal testo del procuratore  Pietro Grasso. Regia di Alessio Pizzech, con Sebastiano Lo Monaco. Non un semplice spettacolo ma un ritratto, un’indagine emotiva, una discesa nel cuore vibrante del lucido pensiero di un uomo che ha dedicato e sta dedicando la sua vita alla lotta contro il crimine per il trionfo della legalità. Uno spettacolo che trae il suo interesse dalla capacità di sollecitare domande, analisi e una maggiore consapevolezza negli occhi degli spettatori. Il grido del personaggio è rivolto alle coscienze: su di esse vuole suscitare una presa di posizione e l’assunzione di una speranza possibile che possa dare corpo ad un’utopia per le nuove generazioni. Un monologo vibrante di un uomo “contro”, un monologo che riconduce il teatro alla sua funzione civile ed evocativa. Un teatro capace di disegnare gli uomini, di delineare esperienze di vita che possano divenire modelli. Un teatro che senza intellettualismi vuole dare un contributo al recupero di un senso della civiltà.

A FEBBRAIO BECKETT. Il 15 febbraio appuntamento con Finale di Partita di Samuel Beckett, diretto e interpretato da Teatrino Giullare, uno degli spettacoli rivelazione degli ultimi anni (Premio Nazionale della Critica 2006, Premio Speciale UBU 2006, Premio Speciale della Giuria 47 ^ Festival Internazionale “Mess” di Sarajevo). La rappresentazione è una sinfonia di mosse e contromosse, botte e risposte, pause, riflessioni, sospiri, rinunce. In questo Finale di partita il capolavoro di Beckett è visto attraverso le possibilitàdi movimento di due pedine da scacchi e la tensione e la partecipazione dei due giocatori. Hamm pedina ferma e cieca, Clov pedina che si affanna per la scacchiera senza potersi mai sedere, anche lui sulla strada della cecità e dell'immobilità e nel tentativo di prendere la strada verso l'uscita. Nagg e Nell pedine fuori gioco, pedine a metà rinchiuse in bidoni. L'affinità tra il contenuto del testo e il gioco degli scacchi è stata manifestata dallo stesso Beckett e il finaledi partitaè la terza e ultima parte dell'incontro nel gioco degli scacchi.

"LA MORTE DEI COMICI". Atmosfere noir e paradossali il 27 febbraio, con  Vengo aprenderti stasera, tratto da “La morte dei Comici”, di Lorenzo Beccati e Valerio Peretti Cucchi, per la regia di Diego Abatantuono, alla sua prima prova e con Nini Salerno e Mauro Di Francesco La trama racconta l’incontro di un comico al tramonto, e che non ha mai raggiunto il successo, con la sua Morte. Una morte davvero speciale che si occupa di portare nell’aldilà solo i comici. Tra due personaggi c’è un’alternarsi continuo di esilaranti momenti di conflittualità e di complicità. Il comico mette a nudo le sue folli paure cercando di prendere tempo. La Morte, capace di compiere stupefacenti magie, si prodiga per convincerlo a spirare subito per portarlo nell’inferno dei comici, ma lui si ribella. Tra i momenti esilaranti se ne insinuano di toccanti. Infatti, la Morte racconta con sentimento i particolari della dipartita di grandi artisti della comicità come Totò, Belushi, Troisi, Chiari, Stanlio e Ollio, Chaplin, De Sica e altri. Gli equivoci e i contrasti tra i due proseguono sino ad approdare a un clamoroso colpo di scena finale.

CHIUSURA CON "LA LOCANDIERA". Il sipario si chiude il 22 marzo su La locandieradi Carlo Goldoni: un grande classico della letteratura italiana e non solo, un testo che ha rappresentato una svolta nella tradizione teatrale internazionale, un momento di passaggio verso la nascita del teatro di prosa come ancora oggi lo conosciamo. La commedia è interpretata dagli attori della Compagnia Teatro Zeta e diretta da Manuele Morgese,                                                    
 
PREZZI ABBONAMENTI E BIGLIETTI. Di seguito i prezzi degli abbonamenti e dei biglietti: I Settore  (120,00 euro, 99,00 euro, 25,00 euro); II Settore (87,00 euro, 70,00 euro, 21,00). Balconata: 10,00 euro. Per prenotazioni e vendita abbonamenti: Ufficio Economato Comune di Vasto (Dal lunedì al venerdì dalle ore 9, 00 alle ore 12, 30;martedì e giovedì dalle ore 16,00 alle ore 18,00. Per informazioni: Biblioteca Comunale Raffaele Mattioli tf. 0873-59550
La vendita dei biglietti avverrà presso il Teatro Rossetti dalle ore 19, 00 del giorno dello spettacolo.

Redazione Independent