Spinoso il 2013, eh Mayor?

Il sindaco di Pescara alle prese col franchising Udc e l'alchimista di Daniele Toto: si dimetterà o terrà duro?

Spinoso il 2013, eh Mayor?

ANNO 2013. FINE DELL'ERA MASCIA? La vita politica di fine anno del sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia non è stata delle più serene. Meglio quella affettiva - si dice - dove c'è la "maggioranza" solida e non lasciva/ballerina, come quella che lo appoggia in Consiglio comunale (Pdl, Udc e Pescara Futura). Molto complici anche gli scenari romani e le future alleanze di governo il "calderone" Palazzo di Città si nasconde dietro il celebre aforisma nietzschiano: ""Bisogna avere un caos dentro per generare una stella danzante". Tradotto in termini popolari questo significa che il "vento del potere" - questo è pacifico - sta soffiando sulle vele del centro/centrosinistra. Ergo, sono proprio costoro, il centro che c'entra, che si fregano le mani ed affilano i coltelli. Manco a dirlo l'Udc, meglio noto come "il franchsing della politica", è sempre davanti a tutti quando si decide dove governare. «No, no! Non si può rimare col cerino in mano e correre il rischio di non governare domani. Oggi lo sosteniamo, ma...», dicono le industriosissime api "casiniste" dell'Assise pescarese. E così, tanto per cambiare, hanno imposto l'ennesimo dicktat al sindaco: la sostituzione dell'assessore Serraiocco con D'Intino. Ma i guai, per Mascia, non finiscono qui. Perchè, se è vero che Gesù è morto sulla croce, allora come commentare (se non negativamente) il "drammatico" trapasso del consigliere Renato Ranieri ad opera di Daniele "L'Alchimista" Toto? Significa che, suo malgrado, l'avvocato Mascia è molto probabile che torni presto ad esercitare la professione nelle aule del tribunale. C'è pure un progetto di vita (matrimonio?) da mandare avanti che, niente niente, non è! 

LA MAGGIORANZA "CIECA" DEL SINDACO. «Oggi il Sindaco può contare su una maggioranza in Consiglio comunale di 24 consiglieri», ci ha spiegato Luigi Albore Mascia. Ma a noi i conti non tornano: è vero che tra questi ci sono quei quattro dell'Udc (De Camillis, Di Biase, Dogali e Salvati), quegli undici del Pdl, tra cui Nico Lerri che è con la valigia in mano, oltre ai sei "mascisti" di Pescara Futura (Caroli, Cremonese, Di Marco, Mambella, Volpe e, appunto, Masci). E gli altri arebbero? Il sindaco? Forse Marinucci, che è indipendente? E L'ultimo? Finchè ci sarà l'appoggio dello "Scudo Crociato" ovvero dell'ex "casinista" Carlo Masci o, peggio, non ci saranno defaillance nella maggioranza il Consiglio potrà continuare ad approvare le delibere della Giunta e mandare il "progetto masciano" nella prima città d'Abruzzo. Dura? Non dura? A settembre, diceva il poeta, è tempo di migrare.

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