Fine legislatura "thriller" a Pescara: la maggioranza di Mascia è finita

Il sindaco quasi sfiduciato caccia l'assessore alla Cultura "colpevole" di aver presenziato alla conferenza stampa Udc.

Fine legislatura "thriller" a Pescara: la maggioranza di Mascia è finita

FINE LEGISLATURA "THRILLER" A PESCARA: LA MAGGIORANZA MASCIA NON ESISTE PIU'. Il sindaco pro tempore - questa è la sua attuale condizione - di Pescara Luigi Albore Mascia ha revocato l’incarico di assessore a Giovanna Porcaro, delegata alla Cultura. "Ringrazio la dottoressa Porcaro per l’impegno e la collaborazione profusi sino a oggi, per il lavoro svolto in occasione del Festival dannunziano e per l’anno dannunziano, ma - commenta  Mascia - la scelta politica compiuta oggi, con la sua partecipazione alla conferenza stampa dell’Udc verso il Partito Popolare Europeo con il Partito Liberale, rende chiaramente incompatibile la sua permanenza nella nostra amministrazione".

Insomma un finale di legislatura da thriller, con colpi di scena a ripetizione. Giovedì il tentato golpe fallito solo perche Maurizio Acerbo e Fausto Di Nisio, oltre De Camillis, non hanno voluto firmare l'atto di sfiducia davanti al Notaio D'Ambrosio.

Ma a questo punto, qualora ce ne fossero ancora di dubbi, la maggioranza di centrodestra guidata dall'avvocaro Mascia non esiste più: con la Porcaro, infatti, sono saliti a quota 22 i consiglieri di opposizione.

Ci si chiede: cosa accadrà? Ma soprattutto ci si domanda perchè questa crisi sia precipitata soltanto adesso e non prima? Il termine ultimo per sfiduciare il sindaco e dare la possibilità alla città di poter tornare al voto per il 25 maggio, come previsto dalla legge numero 182 del ’91, era al 24 febbraio.

Il rischio di far cadere Mascia è quello di condannare la città di Pescara ad un lungo commissariamento che, visti i protagonisti in campo ed il loro costo, non sarebbe nemmeno il male minore.

Il Sub