Sixty: lavoro non fame

Chieti - Venerdì fiaccolata dei lavoratori minacciati dallo spettro degli esuberi. La solidarietà dei politici non basta

Sixty: lavoro non fame

VERTENZA SIXTY: UNA FIACCOLATA - La solidarietà non sfama e nemmeno la vicinanza di tutto il mondo politico, magari al sicuro e con un stipendio fisso. Ci vogliono riposte concrete ed una soluzione al caso di tante aziende che, come la Sixty Spa, entrano in crisi e decidono che a pagare per rientrare nei budget debbano essere i lavoratori, presentando un piano industriale discutibile e spietato. Il tutto condito, probabilmente, dalla minacccia della delocalizzazione delle produzioni all'estero: in quei paesi, magari, dove il costo del lavoro è molto più basso. salvo poi, però, continuare a vendere le loro merci in Italia, a prezzi lontanissimi da quelli della produzione.

SOLIDARIETA' DEL SINDACO E DI VIOLA - Il Sindaco di Chieti Umberto Di primio, sul suo profilo facebook, ha voluto esprimere «il pieno sostegno ai lavoratori dell’Azienda Sixty spa che, venerdì 23 marzo, in collaborazione con le Rappresentanze Sindacali, hanno organizzato una manifestazione volta alla salvaguardia dei posti di lavoro dell’Azienda». Immediata anche l'adesione dell’Assessore alle Attività Produttive, Antonio Viola, che parla di «validissime risorse umane si ritrovano a pagare ingiustamente le conseguenze di spietate logiche di mercato. L’aspetto ancor più drammatico della vicenda è che stiamo parlando di maestranze altamente qualificate, difficilmente ricollocabili se non in industrie tessili di pari livello. E’ innegabile che l’emorragia da espulsione dai posti di lavoro determina l’impoverimento dell’intero tessuto economico della Città. Occorre, pertanto, attivare tutte le strategie utili alla salvaguardia della nostra realtà economica e del futuro di tante famiglie».

Marco Beffe