Sigarette elettroniche, aiutano a smettere di fumare?

Uno studio dell'Università di Londra smentisce la California secondo cui l'uso non avrebbe evidenziato dati convincenti

Sigarette elettroniche, aiutano a smettere di fumare?

LE SIGARETTE ELETTRONICHE AIUTANO A SMETTERE DI FUMARE? L'Università della California aveva già condotto in precedenza uno studio sulle e-cig, pubblicato qualche mese fa dalle principali testate giornalistiche: secondo i risultati di quella ricerca, le sigarette elettoniche non avevano dato risultati convincenti sulla loro efficacia come reale aiuto per smettere di fumare.

A distanza di poche settimane, la smentita è arrivata precisa e puntuale dall'Università di Londra, grazie ad uno studio finanziato dal Cancer Research UK e recentemente pubblicato da Addiction. I ricercatori inglesi hanno osservato il comportamento di 5863 fumatori - contro i meno di 1000 dello studio americano - che hanno tentato di smettere di fumare senza l'ausilio di farmaci o di supporto professionale. L'indagine, durata ben 5 anni (2009-2014), ha voluto analizzare varie categorie di persone al fine di regolare il più possibile i dati raccolti in base a diversi fattori come l'età, il livello di dipendenza, il numero di tentativi precedenti di smettere e così via.

Dai dati della ricerca è emerso che il 60% delle persone che utilizzano le sigarette elettroniche ha più probabilità di smettere di fumare. Sembra proprio che le e-cig siano lo strumento più efficace tra tutti quelli pubblicizzati dai media, come i cerotti o le gomme da masticare alla nicotina, ma anche della sola forza di volontà o di altri rimedi fai-da-te.

Gli stessi risultati e la medesima soluzione per smettere di fumare erano già stati proposti lo scorso anno dal professor Umberto Veronesi, da sempre sostenitore della sigaretta elettronica come possibile strumento di "disassuefazione dal fumo". Anche l'Istituto Europeo di Oncologia aveva infatti già condotto uno studio pilota sulle e-cig, che sarà naturalmente approfondito nel tempo: il 60% dei 65 fumatori malati di cancro o di cuore presi in esame, e che avevano utilizzato una e-cig senza nicotina, erano riusciti a liberarsi del vizio del fumo.

In quell'occasione, particolare attenzione era stata data alle sigarette elettroniche senza nicotina, una variante proposta da alcune marche presenti sul mercato come Stigx, Joyetech o Ovale. Tuttavia alcuni esperti sostengono che la sola assenza di combustione di tabacco può essere sufficiente per ritenere questi dispositivi meno pericolosi delle tradizionali bionde.

Questa ricerca inglese potrebbe essere significativa per tutti coloro che desiderano smettere di fumare, ma anche incoraggiante se si considera che l'Abruzzo detiene il triste primato nazionale di mortalità femminile dovuta a tumori e malattie cardiocircolatorie, patologie per le quali il fumo è uno dei principali fattori di rischio. Nella nostra Regione, infatti, i fumatori superano di quasi 1,5 punti percentuali la media nazionale, e vi è una disparità anche di coloro che sono riusciti a smettere (il 20,4%, contro il 22,6% della media italiana).

Redazione Independent