“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Il prossimo 26 settembre 2025, Sextantio parteciperà al Simposio Italo-Giapponese “Turismo a tutela del territorio e alberghi diffusi”, in programma presso l’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo. Kihlgren presenta il libro scritto dall'intellettuale Natsu Shimamura su il modello Santo Stefano di Sessanio/Matera.
In Giappone cresce l’attenzione per un turismo più qualificato e consapevole, che cerca un’Italia autentica, lontana dal turismo di massa. L’esperienza di Santo Stefano di Sessanio, divenuta un caso internazionale, sarà presentata come esempio di sviluppo sostenibile e identitario.
In Giappone si registra un interesse crescente per forme di viaggio più attente alla qualità: un turismo che privilegia esperienze autentiche, rispettose del patrimonio storico, culturale e paesaggistico, lontane dal turismo di massa e orientate alla scoperta di borghi, artigianato, cibo e culture locali.
Quella di Tokyo è una tappa fondamentale di un calendario ricco di appuntamenti che confermano il riconoscimento globale della filosofia Sextantio:
9-12 settembre 2025 – promozione del modello Sextantio alla fiera Pure Life Experiences di Marrakech;
26 settembre 2025 – Simposio di Tokyo presso l’Istituto Italiano di Cultura;
1-5 ottobre 2025 – Restoration Week a Riad, in collaborazione con Assorestauro e la Heritage Commission (Ministero della Cultura saudita). In questa occasione, contattati dall'Ambasciata Italiana, si discuterà della possibilità di affidare a Sextantio un incarico per il recupero dei borghi vernacolari sauditi in via di abbandono nella zona dell Assir.
26 ottobre 2025 – Duqm Economic Forum in Oman;
18-20 marzo 2026 – Conferenza internazionale sul turismo a Dugo Selo, vicino Zagabria per valutare l'applicabilità del modello nei borghi abbandonati e semiabbandonati della Croazia.
Questi inviti dimostrano come la filosofia Sextantio, basata sulla tutela integrale del paesaggio, il recupero conservativo e il rifiuto della nuova edificazione, insieme alla conservazione filologica del patrimonio privato, degli interni e delle culture materiali, dal cibo all’artigianato domestico, sia considerata un modello replicabile per territori svantaggiati in tutto il mondo.
"Santo Stefano di Sessanio dimostra che è possibile invertire il destino dei borghi abbandonati o semiabbandonati attraverso un restauro rispettoso e la valorizzazione del patrimonio culturale locale – dichiara Daniele Kihlgren –. L’interesse internazionale verso il nostro modello ci conferma che il futuro del turismo passa dal rispetto dei luoghi e dalla tutela della loro identità. Tuttavia, il turismo non sarà l’unica risorsa di questi luoghi, ma anche lo smart working e le residenze temporanee per varie tipologie di attività."
Con queste tappe globali, Sextantio si conferma ambasciatore di un Abruzzo che, partendo dai suoi borghi di montagna, propone al mondo una visione innovativa e sostenibile di sviluppo territoriale.




