Scoppia la guerra Chieti-Francavilla per un post su facebook

Il sindaco Di Primio definisce la città dei francavillesi la "Marina di Chieti" scatenando la replica del primo cittadino Antonio Luciani (e della rete)

Scoppia la guerra Chieti-Francavilla per un post su facebook

SCOPPIA LA GUERRA FRANCAVILLA-CHIETI PER UN COMMENTO SU FACEBOOK. E' scoppiata la guerra tra Francavilla al Mare e Chieti a causa di un incredibile post sul profilo facebook di Umberto Di Primio che ha definito la città dei francavillesi come "la Marina di Chieti". Il commento del primo cittadino, appena confermato alla guida dell'Antica Teate, nasce durante una domenica pomeriggio all'Asterope che "sembrava di stare alla Trinità per quanta gente mi ha fermato" e poi "questa cosa mi commuove, mi inorgoglisce e mi carica di responsabilità". Naturalmente nel giro di pochi secondi si è scatenato il popolo della rete: centinaia le condivisioni, la bacheca del legale teatino invasa da commenti, molti a favore e moltissimi di estrema contrarietà e ovviamente impubblicabili per il tenore degli insulti.

LA REPLICA DEL SINDACO LUCIANI. Naturalemente non poteva mancare l'intervento del sindaco di Francavilla al Mare Antonio Luciani il quale ha affidato sempre al celebre social network, facebook, il pensiero del francavillese invipertito ma non disposto ad abbassare il tenore dell'incidente diplomatico.

"Noi francavillesi siamo ospitali. L'ospitalità l'abbiamo imparata da Michetti, uno dei più grandi artisti abruzzesi di sempre.
Egli con generosità e altruismo accolse nel suo Conventino personaggi del mondo della cultura, della politica, e di ogni disciplina dello spirito rinnovando il pensiero d'Italia e d'Europa. Il mare di Francavilla è diventato così pellegrinaggio di villeggianti da ogni luogo dove fosse giunta notizia di questa spiaggia d'oro fiorita ginestre e di oleandri. La colonia chietina rappresentata in primis da Mezzanotte e Barbella era assidua frequentatrice del Conventino. Come si apprende dai libri di storia, dunque, siamo storicamente abituati a fare godere tutti della bellezza della nostra città. Alla nostra accoglienza pretendiamo che i nostri ospiti corrispondano con il rispetto. Sarebbe facile buttarla sul campanilismo, sull'atavica competizione tra le due città, sulla rissa. Alcune esternazioni magari fanno prendere anche qualche voto in più, ma noi non lo faremo. "La pazienza è l'immortal nepente che i nervi afforza e l'animo ristora" come scrisse Gabriele D'Annunzio ed amava ripetere Francesco Paolo Michetti quasi ad inculcare negli altri la cortesia che in lui non ebbe confini. Ebbene dobbiamo essere all'altezza della nostra storia e rispondere con la nostra cortesia immensa come il mare che, diciamocelo, qualcuno ci invidia. Sarebbe troppo facile replicare che colui che parla in realtà è il Sindaco della collina di Francavilla al Mare ma non lo faremo. Abbiamo troppo rispetto per gli oltre 35.000 amici di Chieti che NON lo hanno votato. Certo sarebbe bello sapere cosa ne pensano quei politici Francavillesi di CENTRODESTRA che sono andati a Chieti a festeggiare con lui la sua elezione". 

Tre anni fa sempre il sindaco di Chieti aveva scatenato una polemica feroce con la Città di Pescara definendo l'allenatore boemo Zdenek Zeman, nel corso di una trasmissione televisiva, come un "mezzo rom" oppure quando aveva attaccato la Rai Abruzzo definendo i giornalisti "pescaracentrici" solo per avere visto durante Buongiorno Regione una bacheca con la frase "Quando va tutto male sorridi pensa che potevi nascere chietino". Anche durante la campagna elettorale non si era trattenuto sul già delicato rapporto tra le città di Chieti e Pescara, con tanto di accuse all'avversario Luigi Febo troppo vicino alla mentalità pescarese. Di seguito ancora la risposta del sindaco di Chieti che cerca di precisare quanto pubblicato su facebook scatenando ulteriormente le ire dei cittadini francavillesi:

"Figuriamoci se proprio io mi metto ad offendere i francavillesi. Chi mi conosce sa essere cosa impossibile. Visto che in molti hanno le fregole per quello che ho scritto, su Francavilla mi spiego meglio. Ho chiamato Francavilla "Marina di Chieti" perché ieri mattina andando al mare sono stato fermato da tanta gente, molta di Chieti, che mi ha fatto i complimenti per la rielezione. Ho anche detto mi sembrava di stare alla Trinità, proprio per la tanta gente di Chieti. È innegabile che Francavilla è la spiaggia dei teatini, che spesso hanno casa a Francavilla, pagano le tasse a Francavilla delle quali godono tutti, soprattutto i francavillesi che ci vivono tutto l'anno. Questo volevo dire. Poi se qualcuno sente di dover difendere la propria ambizione a diventare pescara sud fatti suoi, io non posso farci nulla. Preferisco pensare Francavilla autonoma e ridente cittadina, non appendice di qualcosa o serva di qualcuno. Quindi chi si è offeso ed ha alimentato tutta questa polemica ha fatto un inutile esercizio.

Ecco, noi di AbruzzoIndependent.it pensiamo che 'uscite' come queste contribuiscano soltanto ad alimentare uno dei mali più gravi e che sarebbe meglio definire come limiti peggiori del piccolo e poco considerato Abruzzo: cioè il 'campanilismo'.

Evitiamole, dunque. Sforziamoci soprattutto se arrivano proprio da coloro che occupano ruoli di rilievo della società civile e che, per forza di cose, rappresentano un punto di riferimento, per non dire un esempio, per il popolo (ahinoi!) facilmente suggestionabile.

Redazione Independent