Scontri al Cairo: otto morti

Carri armati ed esercito davanti al palazzo presidenziale. Oltre 450 feriti tra gli oppositori di Morsi

Scontri al Cairo: otto morti

CAIRO. SCONTRI TRA OPPOSITORI E GOVERNO MORSI. A meno di un anno dalla primavera araba e dalla destituzione, dopo quasi un ventennio di regime, del presidente Mubarak ecco che in Egitto fanno di nuovo capolino i carri armati. Ed è lo stesso presidente Morsi che ha chiamato l'esercito per difendere il Palazzo presidenziale, al Cairo, circondato da migliaia di egiziani che protestano contro la svolta autoritaria del nuovo governo. Nella notte, infatti, ci sono stati violenti scontri tra le opposte fazioni (i governativi ed i laici) che hanno provocato cinque morti ed il ferimento di oltre 450 persone.

IL REFERENDUM DEL 15 DiCEMBRE. Nel mirino degli oppositori la svolta "autoritaria" del Governo. Gli oppositori accusano Morsi di volere limitare, col referendum del 15 dicembre sul progetto costituzionale, la libertà di espressione e di religione. Anche i Fratelli Mussulmani hanno invitato i sostenitori di Morsi a ritirarsi dal palazzo presidenziale e sostenere la protesta dei laici e liberali di tutto il paese.

Redazione Independent