Scandalo piscine ‘Le Naiadi’. Il salvataggio tocca alla Fira

La finanziaria della Regione Abruzzo dovrà trovare un piano miracoloso per impedire l’ammaloramento degli impianti e consentire la riapertura della struttura

Scandalo piscine ‘Le Naiadi’. Il salvataggio tocca alla Fira

La Giunta della Regione, nella seduta del 10 gennaio, ha ritenuto necessario per “Le Naiadi” la ripresa delle attività urgentemente in quanto il complesso sportivo corre un grave rischio di ammaloramento e di degrado irreversibile. L’esecutivo della Regione, proprietaria dell’impianto, ha condiviso la soluzione proposta dal Tavolo Tecnico circa una possibile e temporanea gestione dell’impianto sportivo demandata alla società FIRA, la società finanziaria della Regione Abruzzo. L’ipotesi dell’esecutivo è dunque quella di una riapertura immediata del complesso sportivo con l’esecuzione dei principali lavori d’investimento. Sarà pertanto necessario individuare la soluzione gestionale pubblica adeguata allo scopo, e fermo restando l’assoluto rispetto della normativa e delle indicazioni procedurali descritte nei pareri del Tavolo Tecnico. La Giunta regionale ha, pertanto, incaricato la FIRA di presentare, senza ritardi, un piano previsionale rispettoso delle indicazioni emerse, documento necessario e preliminare al possibile affidamento. Inoltre, ha demandato ad un successivo provvedimento l’approvazione del piano previsionale e dello schema  di convenzione avente ad oggetto la gestione straordinaria e d’urgenza dell’impianto “Le Naiadi” alla società in house FiRA S.p.a., in cui siano disciplinate le reciproche posizioni giuridiche attive e passive, all’esito della definizione diapposito stanziamento, anche nella forma dell’anticipazione di liquidità. Si è evidenziato, infine, che sussiste in capo al Dipartimento Sviluppo Economico – Turismo, Servizio Politiche Turistiche e Sportive, nelle more dell’affidamento straordinario del complesso sportivo, la competenza alla gestione temporanea della funzionalità degli impianti del complesso stesso nonché la competenza alla predisposizione di tutti gli atti conseguenti all’approvazione di un piano previsionale presentato da FIRA, anche attraverso il supporto delle altre strutture regionali competenti. In capo al Dipartimento Risorse, sussiste, infine, la cura, la manutenzione (ordinaria e straordinaria) e il miglioramento dell’intero manufatto delle Naiadi, ivi comprese le pertinenze, gli impianti, le utenze, le servitù, nonché gli oneri fiscali, tributari e ambientali; lo stesso Dipartimento Risorse è incaricato di reperire le risorse finanziarie necessarie a sostenere l’intervento. Nel frattempo (che la politica agisce) centinaia di atleti e decine di società sportive sono costretti ad allenarsi nelle strutture di Silvi, Sambuceto o addirittura di Avezzano, per non parlare del disagio riversato su migliaia di utenti che non possono usufruire dell’impianto a cui erano affezionati da anni. Un ‘scandalo’ se si pensa che Pescara è la città di Francesco Di Fulvio, ovvero il più grande talento della pallanuoto dopo Manuel Estiarte, idolo di tanti sportivi che sognano di indossare e vincere con la cuffia della nazionale italiana. Che dire? Cosa aggiungere se non questo laconico inciso: svegliatevi, datevi una mossa e riaprite le piscine Le Naiadi!