Scandalo Sanitopoli, ex Procuratore Trifuoggi sulla sentenza: "Tangenti confermate"

La Corte d'Appello di Perugia ha rideterminato la condanna in 3 anni e 11 mesi. Ma la difesa Del Turco è pronta a chiedere la revisione del processo

Scandalo Sanitopoli, ex Procuratore Trifuoggi sulla sentenza: "Tangenti confermate"

SCANDALO SANITOPOLI, EX PROCURATORE SULLA SENTENZA: "CONFERMATE LE TANGENTI". ''Non ho altro da aggiungere rispetto a quello che già dissi dopo la sentenza della Cassazione, e cioè che il passaggio di denaro c'e' stato, e questo conferma la correttezza del processo". Sono queste le parole riportate all'Ansa dall'ex capo del pool di magistrati Nicola Trifuoggi, gli altri erano i pm Giampiero Di Florio e Giuseppe Bellelli, in merito alla sentenza della Corte d'Appello di Perugia sul cosiddetto scandalo nella sanità privata abruzzese e conosciuta col nome di Sanitopoli. "Come avevo già affermato - spiega Trifuoggi - è stata ricalcolata la pena dopo che era stato cancellato il reato di associazione per delinquere, ma si tratta di un argomento tecnico che ha solo rimodulato la condanna, condanna a 3 anni e 11 mesi che ora è definitiva e quindi andatevi a rileggere quello che dichiarai lo scorso dicembre che confermo in toto". Trifuoggi aveva commentato la sentenza della Cassazione spiegando che ''Sento che c'e' gente che si accontenta del fatto che e' caduto il reato di associazione per delinquere: ma quello non era il reato piu' grave, visto che e' un reato che prevede cinque anni, mentre per le tangenti la pena massima e' a otto anni. Quindi la concussione e' evidente e definitivamente accertata. Presunte tangenti? No, chiariamolo una volta per tutte: sono tangenti. E per quanto riguarda le prescrizioni siamo di fronte ad un'ulteriore sconfitta della giustizia''.

MA LA DIFESA DEL TURCO E' PRONTA A CHIEDERE LA REVISIONE DEL PROCESSO DI CONDANNA. La difesa dell'ex governatore della Regione Abruzzo, affidata al legale romando Giandomenico Caiazza, è pronta a chiedere la revisione del processo. Ottaviano Del Turco è stato condannato per induzione indebita, ossia per la vecchia concussione per induzione modificata dalla Legge Severino, al termine dell'inchiesta sulla cosiddetta Sanitopoli. "Siamo ancora molto amareggiati - ha spiegato l'avvocato Caiazza all'Ansa - per la decisione già presa dalla Cassazione di confermare, dopo che siamo stati assolti da 24 dazioni, la condanna per le residue quattro. Certamente non fermiamo qui, forti anche del risultato di Perugia. Quindi stiamo lavorando anche per la revisione della condanna definitiva. E sono sicuro - ha concluso Caiazza - che avremo soddisfazione come l'abbiamo avuta oggi". Il riferimento del professionista è certamente alla 'montagna di prove', espressione usata nel 2009 dal Procuratore Trifuoggi quando scoppiò l'inchiesta Sanitopoli e che spazzò via la giunta regionale guidata da Del Turco

Redazione Independent