Salta ancora la nomina del Garante Detenuti Abruzzo. Come mai questo ritardo?

Non si trova l'accordo per Rita Bernardini né gli altri candidati proposti dal M5S. Intanto il direttore di AI lancia il progetto "Sulla rotta per la legalità"

Salta ancora la nomina del Garante Detenuti Abruzzo. Come mai questo ritardo?

SALTA ANCORA LA NOMINA DEL GARANTE DETENUTI ABRUZZO. Nella seduta odierna del Consiglio regionale d'Abruzzo è stata rinviata per l'ennesima volta la nomina del Garante dei detenuti ovvero della figura che si dovrebbe occupare dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale. Il candidato il pectore l'onorevole Rita Bernardini non incontra, infatti, il gradimento dei cinque consiglieri del MoVimento 5 Stelle i quali, a loro volta, hanno proposto due figure (l'avvocato Braghini ed il sociologo Cifaldi), che non sono gradite (per questo incarico) dal presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso

IL (SUB)DIRETTORE VA AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA. Il (sub)direttore Marco Manzo, che oltre ad essere uno dei candidati è anche il presidente dell'associazione PiùAbruzzo impegnata nei diritti umani, ha presentato al Ministero della Giustizia un interessantissimo progetto di recupero e reinserimento chiamato "Sulla rotta giusta". "La filosofia che muove questa iniziativa -spiega Manzo - è quella di usare la disciplina della vela (regole della navigazione, manutenzione della barca, cambusa, pulizia) a scopo rieducativo. Il nostro target sono i detenuti di minore età, in numero da 6 a 10, sottoposti a diversi tipi di misure, restrittive della libertà personale, oltre ovviamente lanciare il messaggio di speranza e di non abbandono da parte dello Stato, alle migliaia di vite ristrette nelle carceri del nostro paese". In pratica si tratta di un Giro d'Italia in Barca a Vela a bordo di una sorta di Goletta della Legalità, da Trieste a Genova, passando per la Sicilia e la Sardegna, allo scopo di rieducare alla libertà perduta e che si è deciso d'interrompere, consapevolmente o non, attraverso  condotte illegali e che hanno prodotto la rottura del patto sociale. Dell'iniziativa è stato interessato il sottosegretario alla Giustizia, la senatrice pescarese Federica Chiavaroli.

 

Redazione Independent