Rosci trasferito a Viterbo per ragioni di "ordine pubblico"

Secondo il Viminale sussistono «rischi da manifestazioni in suo favore». Replica Sel, Rc e M5S: «accanimento giudiziario»

Rosci trasferito a Viterbo per ragioni di "ordine pubblico"

DAVIDE ROSCI TRASFERITO DAL CARCERE DI TERAMO A VITERBO PER RAGIONI DI SICUREZZA. L'indignado Davide Rosci, 33 anni, condannato in primo grado a 6 anni di reclusione per gli scontri di Roma avvenuti nell'ottobre 2011 durante la Manifestazione degli Indignados, è stato nuovamente trasferito nel carcere di Viterbo perché sono venute meno le "esigenze di giustizia che avevano motivato il trasferimento a Teramo" e perché "a livello locale sussistevano rischi per l'ordine pubblico derivanti da possibili manifestazioni a favore del detenuto". Queste le dichiarazini del sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Maria Ferri, durante l'interrogazione parlamentare alla Camera, presentata dal deputato abruzzese Gianni Melilla (Sel). "Siamo totalmente insoddisfatti", ha replicato Melilla annunciando di aver chiesto "di rivedere la scelta della Direzione Penitenziaria e di far tornare Davide Rosci nel carcere di Teramo per ragioni umanitarie".

ACERBO: «ACCANIMENTO GIUDIZIARIO». Anche il cosigliere regionale Maurizio Acerbo, molto attento alla vicenda di Rosci, il quale era stato candidato al Comune di Teramo proprio con Rifondazione Comunista, ha sottolineato come "nei suoi confronti sia in atto da tempo un accanimento persecutorio". I legali di Davide Rosci, infatti, avevano avanzato a nome dei familiari la richiesta di scontare la pena nel carcere della sua città in quanto l'anziano padre per motivi di salute non poteva affrontare viaggi in altre città italiane. Sulla questione di Davide Rosci sono intervenuti anche Gianluca Vacca del MoVimento 5 Stelle e lo stesso ex presidente Giuliano Amato.

Redazione Independent