Rimborsopoli "Gruppi Consiliari", inchiesta chiusa dopo le regionali

Prosegue il lavoro degli agenti di polizia giudiziaria alle prese con una mole impressionante di carte

Rimborsopoli "Gruppi Consiliari", inchiesta chiusa dopo le regionali

L'inchiesta Rimborsopoli "Bis", quella che sta facendo tremare anche il centrosinistra, dorebbe arrivare a chiusura delle indagini nell'imminenza del voto o, come è più probabile, dopo. Nel mirino dei magistrati Giuseppe Bellelli e Giampiero Di Florio, quelli di Sanitopoli, ci sono le spese dei Gruppi Consiliari Regionali, organi costosissimi che hanno una doppia anima, negli ultimi cinque anni: da un lato, sono strutture interne all'Assemblea, dall'altro sono espressione dei partiti politici presentatisi alle elezioni.

In Italia attualmente non esiste una legge nazionale che imponga una disciplina di spesa ai gruppi consiliari regionali. Ogni regione, praticamente, fa da sé e i controlli sono affidati più in generale ai Co.re.co e agli uffici di presidenza. La discrezionalità è massima, come emerso dall'inchiesta sul Lazio..

Secondo un infografica, tratta da Il Sole 24 Ore, sul costo complessivo non dei consigli regionali, ma dei finanziamenti ai gruppi consiliari si scopre che soltanto nel 2012 l'Abruzzo ha speso 858mila euro per finanziare l'attività dei gruppo. Una cifra importantissima sulla quale stanno facendo le pulci i pm della magistratura pescarese. Chissa che non vengano fuori altri scandali e che qualcuno non sarà costretto a dimettersi perchè coivolto in qualche spesa "ingiustificabile" come successo in altre regioni. 


 

 

Redazione Independent