La Procura "fa le pulci"

Come spendono i nostri consiglieri regionali? Aperta un'inchiesta sui 45 eletti. Pagano: «Siamo tranquilli»

La Procura "fa le pulci"

ABRUZZO. LA PROCURA: INCHIESTA SULLE SPESE DEI CONSIGLIERI REGIONALI. Parlare di effetto domino sarebbe sbagliato. Ma dopo gli scandali che hanno travolto il Lazio e la Lombardia tocca ora all'Abruzzo essere ispezionato dalle attezioni della magistratura per quanto riguarda le spese dei gruppi consiliari della Regione Abruzzo. La Procura di Pescara, infatti, ha aperto un'inchiesta per scoprire come siano stati spesi i soldi dei rimborsi assegnati ai vari gruppi consigliari e, soprattutto, se nelle voci di spesa ci siano conti e fatture non riconducibili all'attività istituzionale. Il presidente del Consiglio Regionale, Nazario Pagano, appena venuto a conoscienza delle indagini ha dichiarato di «essere assolutamente tranquillo poichè tutte le voci di spesa dei vari gruppi sono pubbliche e visibili a tutti nel sito del consiglio regionale». Per ora nessuno dei 45 consiglieri regionali è iscritto nel registro degli indagati. Ma visti i tempi è davvero improbabile che non vengano fuori spese illecite tipo quelle scoperte a Fiorito, detto "Er Batman" di Anagni, oppure quelle contestate a Renzo Bossi e Nicole Minetti? Se qualcosa dovesse venire fuori significherebbe la fine del "Modello Chiodi" di cui tanto si è parlato sui giornali. Anche un piccolo scandalo, infatti, sancirebbe la fine del "miracolo abruzzese" oltre alla totale sfiducia dei cittadini della "terra dei pastori e dei poeti" alle prese con gli scandali della sanità ed una situazione economica a dir poco imbarazzante

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