Recupero e smaltimento macerie terremoto. Assolti vertici della Calcestruzzi Spa

La vicenda giudiziaria si è conclusa dopo dodici anni. Soddisfazione per i legali dei fratelli Celi

Recupero e smaltimento macerie terremoto. Assolti vertici della Calcestruzzi Spa

Si è conclusa positivamente, ma dopo dodici anni, la vicenda giudiziaria che ha visto coinvolti i fratelli Franco e Sergio Celi, imputati al tempo di diversi reati e titolari della Calcestruzzi Spa. La Corte d’Appello di L’Aquila, alla quale erano ricorsi i legali Antonio Milo e Claudio Verini, si è pronunciata con sentenza del 5 febbraio 2024, divenuta definitiva, assolvendo i fratelli Celi da tutti i reati loro contestati, quindi anche per il reato di appropriazione indebita di materiale inerte, poiché il fatto non sussiste, e per il reato di traffico di rifiuti ex art. 256 del Dlgs 152/06, assolvendo Sergio Celi per non aver commesso il fatto e prosciogliendo Franco Celi.

“Siamo felici che alla fine la giustizia abbia fatto il proprio corso, noi siamo sempre stati certi della correttezza del nostro operato e del fatto che prima o poi saremmo riusciti a dimostrarlo”, hanno raccontato i fratelli Celi, “sono stati anni molto difficili soprattutto nei rapporti con le pubbliche amministrazioni e con i loro funzionari, da taluni dei quali abbiamo percepito in maniera tangibile, avversità e cautela, a seguito dell’avvio della vicenda giudiziaria, purtroppo amplificata (oltremisura) dai media.

I fratelli Celi, nel ricordare alcuni brutti momenti che hanno accompagnato questa vicenda, tra cui la notifica dei provvedimenti cautelari alle 5.30 del mattino, gli arresti domiciliari durati 13 giorni ed annullati dal Tribunale del Riesame di L’Aquila, il proscioglimento dall’accusa del reato di corruzione da parte del GUP del Tribunale di L’Aquila con la formula più ampia (il fatto non sussiste), i sequestri preventivi dei beni personali dichiarati anch’essi illegittimi dal Tribunale del Riesame, hanno voluto ringraziare “tutte le persone che ci hanno sempre fatto sentire il loro supporto, la stima nei nostri confronti e che hanno sempre creduto nella correttezza del nostro operato, nonostante tutte le pesanti accuse che abbiamo ricevuto fin dall’inizio della vicenda. L’esito della sentenza restituisce a noi, ai nostri collaboratori, ai nostri clienti, ai nostri partners e alla pubblica amministrazione, la piena verità sui fatti al tempo contestatici e dimostra quanto inconsistenti ed infondate fossero le accuse nei nostri confronti”.