Rapporto ‘Mare Nostrum’ non positivo per l’Abruzzo

Secondo Legambiente le illegalità commesse nelle coste italiane fornisce un'immagine impietosa della nostra regione

Rapporto ‘Mare Nostrum’ non positivo per l’Abruzzo

Secondo il rapporto di Legambiente Mare Monstrum 2023, recentemente pubblicato, i reati legati alla cementificazione, la mala depurazione e la pesca di frodo affliggono la costa abruzzese. I dati impietosi pubblicati nel rapporto Mare Monstrum,  evidenziano che anche nella zona costiera dell'Abruzzo, come d’altra parte nel resto dell’Italia, la concentrazione  di illegalità è diffusa e capillare. L’Abruzzo è al nono posto, su 15 Regioni che si affacciano sul mare, dellaclassifica di Mare Monstrum con 984 reati accertati sul totale di 19.530 in Italia nel 2022. Considerando però che la nostra costa è lunga meno di 130Km. in termini relativi l’Abruzzo occupa la non invidiabile quarta posizione con 27,8 reati per Km di costa. L’Abruzzo con 561 reati è anche l’ottava regione per numero di reati legati del ciclo illegale del cemento. Con riferimento alla pesca di frodo, l'Abruzzo è addiritturaseconda, dopo l'Emilia Romagna, per reati accertatiper km di costa nel 2022 con 6,4 chilogrammi diprodotti ittici sequestrati per km di costa.