“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Raggi "tranquillizza" D'Alfonso che ha offerto la disponibilità degli impianti abruzzesi
Il primo cittadino di Roma spiega in un criptico post-facebook la validità del Piano per la gestione dei materiali post consumo alias rifiuti indifferenziati. Ma i camion arrivano oppure no?
CASO RIFIUTI IL SINDACO DI ROMA RISPONDE ALLA LETTERA DELL'ABRUZZO. il sindaco di Roma Virginia Raggi ha risposto alla lettera inviata ieri dal Governatore Luciano D'Alfonso attraverso un lungo post facebook. L'argomento è, ovviamente, la questione dell'immonizia della Capitale d'Italia e che, stando alle parole del primo cittadino capitolino, è in via di risoluzione. "Facciamo chiarezza sui rifiuti", dice Virginia Raggi nell'incipit: "dal 2013 - anno di chiusura della discarica di Malagrotta con il Pd che aveva al governo Letta-Renzi, in Regione Zingaretti e al Comune Marino e si “dimenticò” di pianificare una alternativa - il piano regionale del Lazio non è stato ancora aggiornato: di conseguenza, la Regione dichiara di non riuscire ad accogliere le tonnellate di indifferenziato prodotte da cittadini e imprese. Al momento - prosegue la sindaca - Roma raccoglie i propri rifiuti e prova a conferirli nelle poche strutture della Regione che, però, pare che siano insufficienti. Si tratta in tal caso di un sistema fragile che stiamo rendendo forte e stabile con la richiesta di autorizzazioni per costruire impianti di compostaggio e di riciclo; con l’estensione della raccolta differenziata spinta a oltre 1 milione di abitanti nel 2018". E poi: "Da anni sappiamo che il ciclo dei rifiuti registra una sovrapproduzione: a Natale, Pasqua e a luglio durante la manutenzione degli impianti. Per questo lo scorso 22 ottobre Ama, in vista del picco di produzione dei rifiuti a Natale, l’azienda partecipata di Roma che raccoglie i rifiuti ha chiesto alla Regione Lazio l’autorizzazione a conferire al di fuori della regione. Zingaretti - precisa l'avvocato romano- ha sbloccato la richiesta soltanto dopo un mese: gli uffici regionali hanno giustificato il ritardo con un “mancato funzionamento del sistema informatico”. Quindi un asserito guasto dei pc della Regione avrebbe messo in crisi il sistema Regionale creando difficoltà a milioni di romani. A quel punto senza sollevare alcuna polemica (ma inviando con una nota di sollecito alla Regione) abbiamo iniziato a lavorare in silenzio all’individuazione di soluzioni alternative pensando al bene dei romani". Ma come è stata affrontata l'emergenza riportata dai media? "Ieri - puntualizza l'eponente del Movimento 5 stelle - Ama ha sottoscritto un accordo con un’azienda laziale che consente sia di contribuire a rinforzare il sistema di smaltimento di Ama, sia di superare le criticità legate alla sovrapproduzione di rifiuti del periodo natalizio (più consumi determinano più rifiuti). Gli accordi di Ama con altre aziende - conferma la Raggi - servono proprio a superare il deficit infrastrutturale della Regione Lazio. Noi diciamo no a chi vuole speculare - politicamente ed economicamente - sulle spalle dei cittadini, magari proponendo tariffe fuori mercato per mettere in difficoltà le amministrazioni e gli abitanti di Roma". E l'Abruzzo quindi che farà? "Ho risposto al governatore della Regione Abruzzo, che ha offerto la propria disponibilità ad accogliere i rifiuti della Regione Lazio, e l’ho tranquillizzato sulla validità del Piano per la gestione dei materiali post consumo che abbiamo approvato lo scorso marzo e che contribuirà alla drastica riduzione dei rifiuti indifferenziati". Insomma, non è chiaro se nei nostri impianti autorizzati verranno trattati i rifiuti capitolini ed in quanta parte finirà in discarica. Al momento, secondo noi, gli interrogativi restano tutti.
Redazione Independent