Quanto puzza la "monnezza"?

Terra Nostra sulla discarica Colle Cesa e sui rapporti politica e imprenditoria: "Epilogo della vicenda rifiuti"

Quanto puzza la "monnezza"?

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO - Mentre da destra e da sinistra arrivano comunicati, smentite, accuse, dichiarazioni e moltissimi "L'avevo detto" oppure "E' colpa di Tizio che non ha fatto quanto Caio", oltre che i soliti ...bla ...bla sulla situazione dei rifiuti, ecco che ci colpisce un elequente comunicato dell'associazione "Terra Nostra". "Con Colle Cese, la seconda discarica nel pescarese pronta alla chiusura dopo quella di Fosso Grande, siamo giunti all'epilogo della vicenda rifiuti. Una questione - si legge nel comunicato a firma Gianluca Monaco - sulla quale abbiamo acceso i riflettori il 15 dicembre 2008, data del fatidico aumento della Tarsu del 30% in un sol colpo: una vera e propria mazzata per le famiglie e le attività economiche pescaresi. Nonostante le proteste ci siamo accorti che il problema non riguardava soltanto le competenze del comune ma anche provincia e regione. Ci meravigliavano i visi ironici di politici che incontravamo senza sapere che gli stessi che avrebbero dovuto risolvere il problema, venivano finanziati a vario titolo da coloro che gestivano il ciclo dei rifiuti, come da articoli di cronaca, intercettazioni e inchieste della Procura hanno dimostrato".

RAPPORTI TRA POLITICA E IMPRENDITORI - Non lo scopriamo oggi che la Procura distrettuale antimafia sta indagando sulla gestione dei rifiuti in Abruzzo, come del resto un pò in tutta l'Italia. "I nostri dubbi - continua il comunicato dell'Associazione Terra Nostra - sono quelli di tutti i cittadini cioè che i ritardi sull'approvazione del nuovo Piano Provinciale Rifiuti e sull'attuale ritardo della Regione nel trovare una soluzione dipendano dal rapporto tra politica e imprenditoria, rapporto confermato dopo la pubblicazione dei finanziamenti della stessa imprenditoria ai politici. Come possiamo pretendere che gli stessi che hanno preso finanziamenti elettorali possano imporre dei limiti al finanziatore? Sarà una coincidenza anche la mancata attivazione dell'impianto pubblico di Alanno o del biodigestore di Spoltore? Un dato è certo: ai cittadini si è chiesto di pagare aumenti sulla tassa rifiuti senza che fossero fatti investimenti pubblici sulla gestione degli stessi. Oggi ci sono in ballo elezioni amministrative a Montesilvano e Spoltore dove ci sono inchieste legate proprio al mondo dei rifiuti: la nostra curiosità sarà nel vedere con quale faccia i "rappresentati" del popolo si presenteranno a questi appuntamenti, a queste richieste di voto sapendo di essere stati finanziati da quegli imprenditori oggi sotto la lente della Procura".

Redazione Independent