Qualcosa si muove nel mare di Pescara e non è tutta melma

Un emendamento del governo che fissa le trivellazioni a 12 miglia. Inoltre il 21 dicembre dovrebbe partire l'appalto per la diga foranea

Qualcosa si muove nel mare di Pescara e non è tutta melma

Qualcosa si muove nel mare di Pescara e non è tutta melma. Il fine settimana che si è appena concluso ha portato notizie potenzialmente positive per il mare abruzzese e per quello pescarese, in particolare. Un emendamento del governo che fissa le trivellazioni a 12 miglia dalla costa farà probabilmente saltare Ombrina. È di sabato poi, l'annuncio che il 21 dicembre dovrebbe partire l'appalto per l'assegnazione dei lavori per l'apertura parziale della diga foranea a Pescara. Questo è quanto emerso da un incontro tenutosi alla regione tra il governatore Luciano D'Alfonso, il provveditore alle opere pubbliche della regione Abruzzo Roberto Linetti, il vicesindaco di Pescara Enzo Del Vecchio ed il comandante della capitaneria di porto Enrico Moretti. Nel frattempo dovrebbe anche ricominciare il dragaggio del fiume Pescara. I fondi dovrebbero arrivare, in gran parte, dal Masterplan che dovrebbe essere fermato dalla Regione con il governo prima di Natale . L'apertura di un varco nella diga foranea dovrebbe consentire il deflusso in mare aperto di sabbia e quant'altro trasportato dal fiume, limitando l'inquinamento del mare che si è visto in questi anni e soprattutto l'estate scorsa (quando, tra l'altro, si è avuta più di una rottura di una condotta fognaria). Sicuramente un passo avanti della tutela del nostro mare ma non sufficiente in quanto è necessario un intervento a monte anzi "a fiume". Ossia l'istallazione ed il corretto funzionamento di impianti depurazione degli scarichi del fiume e la ricerca e l'eliminazione di tutti gli scarichi abusivi.

Giada C.