Procura Vasto: un anno duro

Narcotraffico, incendi dolosi, stalking, reati ambientali e fatti di sangue. Del Prete: "La criminalità viene da fuori"

Procura Vasto: un anno duro

BILANCIO SOCIALE - "La giurisdizione è un servizio reso dallo Stato alla collettività.
In tale ottica è opportuno fornire agli utenti un quadro delle principali attività poste in essere dalla Procura della Repubblica di Vasto nel corso dell’anno precedente. Si è pensato di chiamare questa relazione “bilancio sociale” proprio per porre l’accento sul rapporto tra una Procura della Repubblica e la collettività residente sul suo territorio", ha parlare è il procurarore capo della Procura di Vasto, Francesco Del Prete.

INFORMAZIONI GENERALI - Il Tribunale di Vasto ha giurisdizione su un'area in cui risiedono, circa 100.000 persone, dove si trovano 29 comuni. Nel circondario hanno sede tre compagnie dei Carabinieri ¬– Vasto, Atessa e Ortona - quella della Guardia di Finanza, il Commissario di P.S., due sottosezioni della Polizia stradale, una della Polizia ferroviaria, l’ufficio circondariale marittimo della Capitaneria di porto e alcune stazioni del corpo forestale dello Stato.
La pianta organica del Tribunale vastese prevede il presidente e sei giudici; quella della Procura della Repubblica un procuratore e due sostituti. Vi sono poi quattro uffici del Giudice di pace, in via di revisione.

I RISULTATI DELL'ATTIVITA' - Dal 1 gennaio al 31 dicembre 20121 la Procura ha definito 1565 procedimenti a carico di persone note. Poiché in ogni procedimento gli indagati possono essere più d’uno, il numero complessivo delle persone fisiche nei cui confronti si è proceduto è pari a 2147; i procedimenti per reati di competenza del giudice di pace sono stati 537 per un totale di 610 indagati. Un procedimento ha riguardato una persona giuridica ai sensi del D.Lgs. 231/2001. I procedimenti a carico di ignoti sono stati 2578. Quelli per fatti non costituenti reato 282, mentre in materia civile sono stati trattati 554 procedure.

LA STRUTTURA DEGLI UFFICI - Oltre ai tre magistrati togati, l’ufficio conta su tre vice procuratori onorari, una struttura amministrativa composta da 19 unità, ed una sezione di polizia giudiziaria. Nel corso del 2011 la Procura di Vasto, insieme ad alcune altre sul territorio nazionale, è stata individuata dal Ministero della Giustizia per l’avvio del progetto sulla digitalizzazione del processo penale.

L'ANALISI DELLA CRIMINALITA' - La criminalità sul territorio induce ad alcune riflessioni. E’ possibile affermare che quella più pericolosa è la criminalità forestiera, mentre quella indigena, funge semmai da supporto. Il traffico più pericoloso è senz’altro quello delle sostanze stupefacenti, mentre contenuto appare il racket delle estorsioni. Nebuloso è il fenomeno del’usura e preoccupante quello degli attentati incendiari.
Nel corso del 2011 questo ufficio ha condotto indagini ad ampio raggio sul narcotraffico, traendo conferma del fatto che sul territorio gravitano spacciatori non più soltanto locali, ma provenienti da altre regioni e da paesi stranieri. Questa indagine ed altre ad essa collegate hanno consentito di arrestare 89 persone coinvolte nel traffico (66 delle quali nei primi giorni del 2012), di sequestrare oltre dieci Kg. tra eroina e cocaina, e circa sei tra hashish e marijuana, oltre a somme di denaro ed armi. Più in generale la Procura di Vasto ha eseguito nel corso del 2011, 62 misure cautelari personali e 56 misure cautelari reali, gran parte delle quali confermate dai Tribunali del riesame. Grave e di difficile repressione è il fenomeno degli attentati incendiari, essendosene verificati dieci su obiettivi vari tra cui abitazioni private ed autoveicoli. Per cinque di questi episodi sono stati individuati i responsabili, poi raggiunti da provvedimenti restrittivi. Sicuramente alta è l’incidenza della microcriminalità nelle statistiche dell’ufficio. Essa appare difficilmente aggredibile per una serie di motivi, compresa una insufficiente opera di prevenzione. Sistemi di sicurezza e di videosorveglianza, impiantati da privati o da associazioni di categoria o da enti pubblici in prossimità di obiettivi sensibili, servirebbero da deterrente e come supporto alle successive investigazioni.


REATI COLPOSI - Nel  corso dell’anno passato si sono registrati quattro eventi mortali sul lavoro, ma tecnicamente uno solo di essi è inquadrabile come omicidio colposo connesso a violazioni di norme antinfortunistiche. Gli altri si sono verificati in occasione dello svolgimento di attività lavorative in proprio ed in particolare durante lavori agricoli fatti presso propri poderi.
La Procura ha avviato 78 procedimenti per violazioni alle norme antinfortunistiche accertate durante controlli della ASL. Più grave è invece il bilancio dei morti sulla strada. Sono stati 14 nel corso del 2011.  A seguito di controlli mirati, sono state denunciate 103 persone per reati connessi al codice della strada, ed in particolare per guida in stato di ebbrezza, sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, per omissioni di soccorso e per guida senza patente. I procedimenti, per lo più, sono stati definiti con decreto penale di condanna al pagamento di sanzioni pecuniarie di notevole consistenza, oltre le sanzioni amministrative quali sospensioni/revoca della patente e confisca del mezzo.

FATTI DI SANGUE - Gli omicidi volontari sono stati due, entrambi consumati in ambito familiare. Cinque sono stati i tentati omicidi, uno dei quali ai danni di un rappresentante delle forze dell’ordine. Sono stati individuati gli autori di entrambi gli omicidi consumati ed anche quelli dei tentati, salvo in un caso.

DELITTI A SFONDO SESSUALE E STALKING - Nel periodo considerato sono stati aperti cinque procedimenti per abusi sui minori. In due di essi sono state emesse custodie cautelari in carcere. Piuttosto contenuto è il dato delle denunce per reati di violenza sessuale, avendo generato l’apertura di solo otto procedimenti. Alta è l’incidenza dello stalking, essendo stati iscritti nel corso del 2011 ventinove procedimenti. In 4 di essi sono state emesse misure cautelari diversificate a seconda della gravità: in due casi è stata applicata la misura in carcere, in uno gli arresti domiciliari e in un quarto il divieto di avvicinarsi alla vittima.

REATI AMBIENTALI - Particolarmente impegnativo è il contrasto all’abusivismo edilizio che mina la solidità del territorio e la bellezza della costa. Nell’anno scorso sono stati posti i sigilli a 14 immobili abusivi che vanno ad aggiungersi agli oltre 20 sequestri già in essere, alcuni dei quali relativi a imponenti costruzioni o a lottizzazioni abusive. Per quanto riguarda l’ambiente, ed in particolare la violazione delle norme sulla tutela dell’aria e dell’acqua, sono aperte alcune indagini che tuttavia richiedono tempi lunghi per l’accertamento delle cause e dei fattori inquinanti, nonché del superamento dei limiti di legge. Una, in particolare, riguarda lo sversamento in acque marine di liquidi inquinanti provenienti da condotte fognarie pubbliche.
Con riferimento all’inquinamento del suolo sono stati effettuati alcuni sequestri di modeste discariche abusive.

FALLIMENTI - Un misuratore della crisi economica è sicuramente fornito dai fallimenti delle imprese e dal numero dei procedimenti per reati fiscali. 13 sono stati quelli per reati di bancarotta e 72 per reati fiscali. In tale ultimo ambito sono stati emessi, per i casi più gravi, sequestri preventivi per equivalente al fine di acquisire alle casse dell’Erario la somma corrispondente al tributo evaso. Vi è una netta propensione all’aumento dei reati di omesso versamento delle imposte e dei contributi.


Redazione Independent