Porto. Allarme Petcoke?

Martedì la decisione per il secondo sito di stoccaggio. Appello del Wwf a D'Ottavio: «Tutelare la Costa»

Porto. Allarme Petcoke?

ORTONA: ALLARME PETCOKE - Martedì 5 giugno sapremo se ad Ortona arriverà il secondo progetto di stoccaggio di petcoke, della ditta Bonefra s.r.l., mentre il primo, già operativo, è della società Nervegna. Dell’ultimo, il sito di stoccaggio è direttamente sul porto: banchina di Riva Vecchia, all'interno di uno dei 4 capannoni che occuperanno 2.450 mq complessivi, di prossima costruzione. Un altro pugno nell’occhio per l’immagine della Costa dei Trabocchi, un Parco 
Nazionale che stenta a nascere a causa del lassismo di gran parte della classe politica, che da 11 anni perde tempo, mentre la costa muore sotto colate di  cemento, orribili capannoni a vista, e rischia di divenire un Distretto  minerario.

MARTEDI' LA DECISIONE DEL VIA - Martedì 5 giugno verrà discusso a L'Aquila, dalla Commissione apposita, il progetto della Bonefra sottoposto alla più semplice procedura di Valutazione di Assoggettabilià rispetto alla V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale). Verrà 
quindi deciso se Ortona  in zona porto dovrà ospitare il secondo centro di  stoccaggio di petcoke, andando ad aggiungersi a quello già funzionante in zona  industriale. Ortona quindi ospiterà la ragguardevole cifra di 150.000  tonnellate di quella che gli stessi petrolieri chiamano la “feccia del 
petrolio”, uno degli ultimi scarti di raffinazione che le nuove raffinerie non  producono neanche più, essendo questo elemento molto controverso ed altamente  impattante. Uno scarto di cui anche solo lo scarico diventa difficile, molti  sono i porti che non lo vogliono, e dove le attività portuali permettono lo  scarico del petcoke, le inquietudini e le rimostranze da parte della  popolazione residente si sono fatte sentire a gran voce.

IL WWF: «IL SINDACO VADA A L'AQUILA» - Il Wwf (Zona Frentana e Costa Teatina) ha chiesto al nuovo governo della città (Vincenzo D'Ottavio) di presenziare a L’Aquila, alla commissione di Valutazione di Impatto Ambientale, facendo immediata richiesta di audizione presso la Direzione competente, al fine di poter dichiarare in maniera inequivocabile che il porto di Ortona è un porto turistico commerciale e non industriale. «E che Ortona - spiegha il Wwf - è dentro il Parco Nazionale della Costa Teatina, per cui sicuramente non ha bisogno di un progetto che minerebbe ulteriormente un progetto di sviluppo di così grande portata. Andare a L'Aquila a difendere il proprio territorio, per tutta la città sarebbe un segnale di cambiamento tangibile». 

Reda Inde