Polemiche sull'assegno a Grippo

Vasto. Il Comune replica alle accuse ad personam: «Nessun arbitrio nella scelta. Era il candidato più titolato»

Polemiche sull'assegno a Grippo

VASTO. POLEMICHE SULL'INCARICO AL COMANDATE DEI VIGILI. «Nessun arbitrio nell’erogazione dell’assegno ad personam al Comandante della Polizia Municipale Ernesto Grippo»Lo precisa l’Amministrazione Comunale a seguito delle spiegazioni chieste a Palazzo di Città dalla Corte dei Conti. «Il Comune di Vasto ha operato nella piena legittimità, perseguendo gli interessi della collettività. Come si ricorderà, in un periodo di vacanza della figura di Comandante - dirigente della Polizia Municipale, determinato dal pensionamento del Maggiore Sigismondi, il Comune provvedeva a bandire una selezione per soli titoli, finalizzata  a reperire una figura professionale in grado di gestire il delicato momento di transizione in uno dei settori nevralgici dell'Ente. Tra le domande pervenute, quella inoltrata dal Comandante Grippo consentiva di coniugare una rilevante esperienza maturata in una realtà più complessa di quella vastese, con una qualificazione professional e culturale di notevolissimo livello. L'erogazione dell'assegno "ad personam", quindi, trova piena legittimazione nel dettato di cui all'art. 110 del D.Lgs. n. 267/2000 (Testo Unico degli Enti Locali), che nell'ambito dei contratti a tempo determinato di diritto pubblico o privato, consentono all'Amministrazione di integrare il trattamento economico previsto dalla contrattazione collettiva nazionale, con un  a indennità "ad personam", commisurata alla specifica qualificazione professionale e culturale del candidato selezionato».

Redazione Independent