“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Polemiche ‘feroci’ per i lavori in Corso Umberto
Sotto accusa le scelte tecniche della pavimentazione in betonella e gli evidenti ‘contrasti’ architettonici con via Cesare Battisti
È vero che i lavori non sono ancora terminati, perché manca l’ultimo tratto verso piazza della Rinascita, ma il progetto di restyling della via principale della città di Pescara, Corso Umberto I, si sta rivelando peggio che mai. A pensarla in questo modo, non siamo solo noi che scriviamo, ma tanti commercianti che vi lavorano e tantissimi cittadini pescaresi i quali, sui social e nelle discussioni umane, non hanno la sostituzione della precedente pavimentazione (una bella pietra naturale) con la molto più commerciale. Ad aggravare il quadro architettonico c’é la mancanza di armonia con le altre soluzioni adottate ed una incomprensibile approssimazione nei raccordi tra le ‘eclettiche’ pavimentazioni. Anche la riqualificazione di piazza Sacro Cuore convince poco ma, come dicevamo, l’intervento non è concluso perciò l’auspicio è che si possa intervenire in qualche modo per migliorare quanto immaginato dall‘Amministrazione Masci coi fondi del PNRR, che sono soldi dei contribuenti europei e che dovranno anche essere restituiti. Ad onor di cronaca c’è anche chi si spertica in complimenti vivissimi per quanto visto sinora visto su corso principale del Capoluogo Adriatico. Restano i dubbi ed anche il timore di immaginare cosa potrà capitare con il progetto di riqualificazione dell’area di risulta con tanto di Palazzone Regionale da 18 piani. Ma come direbbe un saggio che ne ha viste tante: “É meglio non pensarci”.