“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Polemica sulla ‘Palazzina C’ dell’Ospedale di Chieti
Dopo le parole del Sindaco Ferrara verso l’operato dell’ex art Schael si aggiungono le critiche di Monaco e Raimondi, rispettivamente consigliere regionale e comunale Avs
I consiglieri Alessio Monaco (Capogruppo AVS Abruzzo) ed Edoardo Raimondi (Comune di Chieti, AVS) esprimono profonda preoccupazione e forte disappunto per le modalità con cui la Direzione Generale della ASL 2 sta gestendo la delicata questione della ristrutturazione della palazzina C dell'ospedale SS. Annunziata di Chieti.
Tutto ha avuto inizio il lontano 22 luglio 2022, quando il Comitato ristretto dei sindaci annunciò con entusiasmo un finanziamento di 60 milioni di euro, di cui 14 specificatamente destinati alla ristrutturazione e messa a norma della fatiscente palazzina C. In quella sede, il Direttore Generale (DG) Schael rassicurò tutti, impegnandosi a dare il via ai lavori. Tuttavia, per quasi due anni, il silenzio è calato sulla vicenda, fino al 20 febbraio 2024, quando la DG ha convocato i primari per comunicare l'avvio dell'iter operativo, con un annuncio che ha gettato nello sconcerto: lo sgombero dei reparti interessati (ginecologia, nefrologia, medicina, oculistica e ambulatori specialistici) senza alcuna garanzia sulla loro futura collocazione.
La reazione della città non si è fatta attendere. Grazie alla mobilitazione del sindaco Diego Ferrara, dei cittadini, del Comune di Chieti e dell'Università, il 26 febbraio il DG Schel ha dovuto fare marcia indietro, accettando la nomina di una commissione tecnica che entro il 31 marzo dovrà valutare la fattibilità del progetto e la delocalizzazione dei reparti, con l'auspicio che rimangano all'interno delle strutture sanitarie cittadine. Ma non è finita qui. Il 27 febbraio, in Prefettura, Schael ha confermato la creazione della commissione, un risultato ottenuto a fatica e contro la sua stessa volontà.
“Tutto questo evidenzia una assoluta mancanza di trasparenza. La cittadinanza e le istituzioni locali sono state tenute all'oscuro per troppo tempo. Incertezza sul futuro: Tempi e finanziamenti dell'opera rimangono avvolti nel mistero. Servizi a rischio: La deprivazione dei servizi sanitari per la città di Chieti è una minaccia concreta. Lavoro e
ricerca in pericolo: I posti di lavoro e i dipartimenti di medicina dell'Università D'Annunzio sono a rischio. Scontro istituzionale. L'atteggiamento del DG Schael ha alimentato un clima di tensione”, si legge nella nota a firma dei sopracitati politici.
Alessio Monaco dichiara: "Porterò questa vicenda in Consiglio Regionale, utilizzando tutti gli strumenti a mia disposizione per fare chiarezza e tutelare la sanità teatina".
Edoardo Raimondi afferma: "Condanniamo fermamente l'atteggiamento del DG . Siamo e saremo al fianco dei cittadini, nelle sedi istituzionali, per difendere i loro diritti". Raimondi aggiunge: "A Chieti, abbiamo,chiesto un consiglio comunale straordinario sulla sanità, per affrontare questa emergenza".
Monaco e Raimondi ribadiscono il loro impegno a vigilare sulla situazione e a garantire che la sanità pubblica di Chieti non venga compromessa.