Pescara, Tasi al massimo per salvare il Comune dal crack

L'assessore Sammassimo sulla tassa: “Nessuna stangata. Stiamo operando per riportare in pareggio i conti che abbiamo ereditato”

Pescara, Tasi al massimo per salvare il Comune dal crack

PESCARA VERSO IL CRACK. COMUNE AUMENTA LE TASSE PER RIPIANARE I CONTI. “Il Comune sta lavorando affinché ci possa essere una situazione di pareggio nel bilancio di previsione 2014, nessuna stangata, ma la necessità di ripianare una situazione di disavanzo certificata anche dai conti bancari dell'Ente che potrebbe costringere a rivedere le aliquote, ma non è detto che ciò avvenga". Queste le parole dell'assessore Bruna Sammassimo che sta studiando un'aliquota del 2,5x1000 per la Tasi (Tassa dei Sevizi Indivisibili) il cui soggetto passivo è il proprietario di immobili (prima casa) per reperire almeno dieci dei trenta milioni necessari alle casse del comune di Pescara.

"Partiamo da una situazione di disavanzo amministrativo - sottolinea l'assessore - che bisogna recuperare nell’immediato, come impone una gestione virtuosa della cosa pubblica e come chiede il Collegio dei revisori dei conti dell’Ente che ha dato parere negativo al Rendiconto che abbiamo ereditato. Stiamo cercando di razionalizzare, risparmiando su tutte le spese non obbligatorie, riducendole all’essenziale e comunquein modo che assicurino la gestione della città e i servizi necessari per la comunità. Ricordo che le decisioni che prenderemo saranno condivise il più possibile con associazioni di categoria, oltre che con l’opposizione se sarà disponibile a lavorare con noi per il bene della comunità”.

Già, ma intanto i cittadini sono inferociti: perchè dobbiamo pagare sempre noi per le malversazioni altrui?

Redazione Independent