Per la Corte Europea "Alla Diaz fu tortura"

Condannato il nostro paese per le violenze commesse dalle forze dell'ordine durante il G8 di Genova. E' stato Arnaldo Cestaro ad ottenere questa sentenza

Per la Corte Europea "Alla Diaz fu tortura"
PER LA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI "ALLA DIAZ FU TORTURA". La Corte Europea dei Diritti Umani, ha condannato il nostro paese per le violenze commesse dalle forze dell'ordine alla scuola Diaz durante il G8 di Genova affermando che il pestaggio compiuto alla Diaz "deve essere qualificato come tortura". L'Italia è stata condannato non solo per le brutalità commesse ai danni di Arnaldo Cestaro, il cittadino che ha inoltrato il ricorso alla Corte europea, ma anche perché la nostra legislazione non prevede il reato di tortura. Infatti per Strasburgo " Questo risultato non è imputabile alla negligenza della magistratura, ma alla legislazione penale italiana che non permette di sanzionare gli atti di tortura e di prevenirne altri".
IL RICORSO DI ARNALDO CESTARO. All'epoca Cestaro, simpatizzante di rifondazione Comunista, quando aveva 62 anni, venne picchiato selvaggiamente nella palestra della scuola dalle forze dell'ordine. Fu lo stesso vice questore Michelangelo Fournier, quello che definì l'assalto alla Diaz" Macelleria messicana", a riconoscerlo per i capelli bianchi e a gridare ai poliziotti "basta". quando Cestaro venne portato al pronto soccorso in ospedale, gli furono diagnosticate dieci costole rotte, un braccio ed una gamba rotti , la testa piena di ematomi e il corpo ricoperto di lividi. In seguito alla sentenza della corte di Strasburgo l'Italia " dovrà versare a Cestauro un risarcimento di 45.000 euro." durante l'irruzione furono fermate 93 persone e 61 finirono in ospedale di cui ben tre vennero ricoverati con prognosi riservata ed una in stato di coma. La Cassazione il 5 luglio 2012 confermò le condanne inflitte a 25 persone aderenti alle forze dell'ordine condannate complessivamente a 98 anni di reclusione. Il padre di Carlo Giuliani, il ragazzo ucciso durante la manifestazione, Giuliano Giuliani ha espresso soddisfazione "per il fatto che la Corte abbia riconosciuto che l'Italia aveva toccato il fondo".
 
Clemente Manzo